Messico. La Corte suprema ha annullato le sanzioni penali per l’aborto

di Alberto Galvi

La Corte suprema messicana ha annullato le sanzioni penali federali per l’aborto, stabilendo che le leggi nazionali che vietano la procedura sono incostituzionali e violano i diritti delle donne. La sentenza tuttavia non riguarda le leggi dei singoli stati, tant’è che il divieto per l’aborto rimane in vigore in 20 dei 32 Stati del Messico. I giudici degli Stati che ancora criminalizzano l’aborto dovranno tuttavia tenere conto della sentenza della Corte suprema.
L’Alta corte ha quindi ordinato la rimozione dell’aborto dal codice penale federale, a due anni dalla de-criminalizzazione in uno Stato del nord. La settimana scorsa lo Stato centrale di Aguascalientes è diventato il 12mo Stato ad eliminare le sanzioni per la pratica dell’aborto.
Negli ultimi anni in America Latina sempre più paesi hanno intrapreso iniziative per eliminare le restrizioni all’aborto, una tendenza in netto contrasto con le crescenti restrizioni in alcune parti degli Stati Uniti.
Città del Messico è stata la prima giurisdizione messicana a depenalizzare l’aborto 15 anni fa. Dopo decenni di lavoro da parte di attivisti in tutta la regione, l’Argentina ha legalizzato nel 2020 la procedura. La Colombia lo ha fatto nel 2022.