Cipro del Nord. Ersin Tatar del partito UBP ha vinto il ballottaggio

di Alberto Galvi

Il nazionalista di destra Ersin Tatar del partito UBP (National Unity Party) ha vinto il ballottaggio della leadership dell’autoproclamata TRNC (Turkish Republic of Northern Cyprus), anche se le speranze di rielezione di Akinci erano aumentate dopo aver ottenuto l’appoggio di Tufan Erhurman.
Durante il primo turno dello scorso 11 ottobre Tatar si era assicurato il 32 per cento dei voti, mentre il presidente in carica Akinci del TKP (Communal Liberation Party) ha ottenuto quasi il 30 per cento dei voti.
Al primo turno erano undici i candidati alle elezioni. Il candidato del RTP (Republican Turkish Party) Tufan Erhurman è arrivato terzo con il 21,7 per cento, mentre al quarto posto è arrivato Kudret Özersay del HP (People’s Party) con il 5,7 per cento dei voti.
La TRNC ha una popolazione di circa 300mila abitanti ed è riconosciuta come uno Stato indipendente solo dalla Turchia, mentre il resto della comunità internazionale la vede come parte di Cipro.
Il governo dell’isola riconosciuto a livello internazionale ha sede nel sud greco-cipriota ed è membro dell’Unione europea.
Cipro è stata effettivamente divisa dal 1974, quando le truppe turche presero un terzo del Paese sulla scia di un colpo di Stato appoggiato da Atene dai greco-ciprioti che cercavano l’unione con la Grecia, che equivale alla parte settentrionale, mentre i due terzi meridionali guidati dal governo greco-cipriota sono riconosciuti a livello internazionale.
Il segretario generale dell’ONU Antonio Guterres dovrebbe chiamare a breve un incontro con i garanti greco-ciprioti e ciprioti, Grecia Turchia e Regno Unito per un tentativo di riavviare dei colloqui di pace.
In quasi 50 anni le Nazioni Unite hanno effettuato diversi tentativi di raggiungere la riunificazione, ma sono tutti falliti.
Dall’inizio di questo mese la TRNC sta riaprendo il pubblico accesso alla città fantasma sul mare recintata di Varosha per la prima volta da quando le forze turche hanno invaso la parte settentrionale.
Questa mossa potrebbe compromettere gli sforzi per rilanciare i colloqui per la risoluzione delle controversie, attirando le critiche dell’Ue e delle Nazioni Unite, innescando le manifestazioni nella TRNC.