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Le autorità di Pyongyang hanno provveduto al lancio di altri due missili Scud a corto raggio dopo i tre testati giovedì scorso: anche in questo caso i missili sono stati lanciati verso il Mar del Giappone, in acque internazionali.
A darne notizia è il Comando sudcoreano ripreso dall’agenzia di stampa Yonhab; la tempistica dei test, a pochi gironi dalla visita del presidente cinese Xi Jinping a Seul del 3-4 luglio prossimi, indica la rilevanza politica che la Corea del Nord vi vuole imprimere. La Cina infatti è l’unica alleata di Pyongyang nell’area e, a quanto sembra, mal digerisce il contatto di Pechino con il nemico di sempre, la Corea del Sud.
Lo scorso 30 marzo il regime guidato dal giovane Kim Jong-un aveva fatto sapere alla comunità internazionale di “non escludere” la possibilità di effettuare un nuovo test nucleare, il quarto in otto anni.
L’ultimo test atomico è stato portato a termine il 12 febbraio 2013 presumibilmente non distante dalla la città di Kilju County; il ‘United States Geological Survey’ ha stimato una potenza compresa tra i 6-7 kilotoni di TNT. I due precedenti risalgono all’ottobre 2006 e al maggio 2009.
Va comunque detto che il mostrare i muscoli da parte della Corea del Nord ha valenza soprattutto di carattere interno per giustificare le ingenti spese militari al popolo affamato e costretto a dipendere dagli aiuti alimentari esterni.
