Corea del Nord. Rapporto Onu denuncia la continua infrazione del blocco

Armi agli Houti dello Yemen e in Libia

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France Presse ha potuto visualizzare un rapporto di esperti Onu consegnato al Consiglio di sicurezza in cui si legge che, contravvenendo alle sanzioni e al blocco introdotti nel settembre dello scorso anno, il regime di Kim Jong-un “non ha fermato i suoi programmi nucleare e balistico e ha continuato a sfidare le risoluzioni del Consiglio di sicurezza attraverso un aumento massiccio dei trasferimenti illeciti di prodotti petroliferi in mare nel 2018”. Non solo: il paese asiatico avrebbe venduto attraverso intermediari armi leggere allo Yemen e alla Libia, cosa che ha resto “senza effetto” il blocco attuato con la Risoluzione Onu 2375.
Nella fattispecie viene indicato che armi ed equipaggiamenti costruiti in Corea del Nord sono stati venduti nello Yemen ai ribelli sciiti Houti attraverso un intermediario come da contratto siglato nel 2016, come pure che dall’ottobre dello scorso anno India, Cina ed altri paesi hanno acquistato dalla Corea del Nord ferro e acciaio per un valore di 14 milioni di dollari, denaro che è finito su numerosi conti, soprattutto della confinante Russia. Tant’è che – denuncia il rapporto – “Le sanzioni finanziarie restano tra le più debolmente applicate e le più attivamente aggirate dal regime”.
Nei primi cinque mesi dell’anno sono affluiti in Corea del Nord più di 500mila barili di petrolio con lo stratagemma del trasbordo da nave a nave, merce non contabilizzata nell’insieme degli 8,5 milioni di barili che il regime è autorizzato a importare.