Crisi diplomatica fra l’Egitto e la Turchia: il Cairo espelle l’ambasciatore di Ankara

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imageE’ ormai crisi diplomatica fra Ankara e il Cairo, dopo che il premier turco Recep Tayip Erdogan ha nuovamente espresso condanna per le forme di repressione messe in campo dal governo egiziano nei confronti dei Fratelli Musulmani: il Cairo ha infatti provveduto ad espellere l’ambasciatore della Turchia ed a stabilire che il proprio ambasciatore, richiamato lo scorso 15 agosto nel pieno delle proteste e degli scontri conseguenti all’arresto del presidente Mohammed Morsi, non faccia ritorno ad Ankara. Nella capitale turca la rappresentanza egiziana sarà così abbassata al solo incaricato d’affari.
Il portavoce del ministro degli Esteri egiziano, Badr Abdelaty, ha infatti comunicato che le dichiarazioni fatte da Erdogan “rappresentano un’ingerenza inaccettabile negli affari interni dell’Egitto e sono una provocazione”.
Mohammed Morsi, del partito Libertà e Giustizia (braccio politico dei Fratelli Musulmani) è stato destituito lo scorso 3 luglio in seguito ad un colpo di Stato promosso dai militari su richiesta della piazza: diverse centinaia di manifestanti delle fazioni pro o contro Morsi sono rimasti uccisi negli scontri che si sono protratti per tutta l’estate e fino ad oggi, se si pensa che feriti ed uccisi vi sono stati anche lo scorso 22 novembre al Cairo, ad Alessandria e a Menia. Mohammed Morsi e la dirigenza dei Fratelli Musulmani sono ancora agli arresti ed i beni della Fratellanza sono stati requisiti.