Di Maio incontra il collega greco Dendias per discutere di Libia, gas e migranti

Cs

I ministri degli Affari esteri di Italia, Luigi Di Maio, e Grecia, Nikos Dendias, si sono incontrati oggi a Roma per discutere delle eccellenti relazioni bilaterali tra i due Paesi, oltre a questioni migratorie, alla crisi libica, ai recenti sviluppi nel Mediterraneo orientale e ai temi relativi all’energia.
In materia migratoria i ministri hanno convenuto che i prossimi mesi saranno cruciali per il rilancio dei negoziati di riforma del sistema di asilo dell’Unione Europea, il cui obiettivo dovrebbe essere quello di raggiungere un accordo tra gli Stati membri su soluzioni eque e strutturali, idonee a prevenire e gestire adeguatamente i flussi che possono derivare dall’instabilità dei territori vicini all’Unione.
In merito agli ultimi sviluppi nel Mediterraneo orientale e alle questioni connesse all’energia, i due ministri hanno ribadito il principio generale secondo cui solo attraverso una cooperazione autentica e leale le risorse naturali nel Mediterraneo costituiranno un beneficio per tutti i popoli che vivono nella regione.
I due ministri hanno quindi ribadito il loro impegno a sviluppare completamente il potenziale del Mediterraneo orientale sotto il profilo energetico, a promuovere attivamente la cooperazione a livello regionale, anche nella loro veste di membri fondatori del Forum del Gas del Mediterraneo Orientale nonché di parti del Corridoio Meridionale del Gas. In questo più vasto scenario, entrambi i paesi hanno ribadito il loro riconoscimento del gasdotto EastMed come Progetto di interesse comune (PCI) al più ampio livello dell’Unione Europea.
Allo stesso modo i due ministri hanno concordato che la delimitazione delle zone economiche esclusive e della piattaforma continentale dovrebbe essere affrontata attraverso il dialogo e i negoziati leali, nel pieno rispetto del diritto internazionale e in conformità del principio delle relazioni di buon vicinato. A tale proposito, e in uno spirito di reciproca comprensione, i due ministri hanno ribadito la volontà di rinnovare i negoziati su un accordo bilaterale volto a delimitare speditamente le rispettive zone marittime.
I due ministri hanno inoltre ribadito che il Protocollo d’intesa firmato dalla Libia e dalla Turchia sulla delimitazione della piattaforma continentale è inaccettabile, che esso viola i diritti sovrani dei paesi terzi, non è conforme al diritto del mare e non può produrre alcuna conseguenza giuridica per Stati terzi (Dicembre 2019).