Ecuador. Noboa ha ottenuto la vittoria nel referendum per contrastare le bande criminali

di Alberto Galvi

Il presidente dell’Ecuador Daniel Noboa ha ottenuto un’importante vittoria al referendum del 21 aprile, che aveva promosso in un’azione volta a reprimere le bande criminali responsabili di un’ondata vertiginosa di violenza. Gli ecuadoriani hanno votato a stragrande maggioranza “SI” a tutti i nove quesiti incentrati sull’inasprimento delle misure di sicurezza, rifiutando solo le due proposte economiche più controverse.
Tra le misure approvate figura l’appello del presidente Noboa a schierare l’esercito nella lotta contro le bande criminali, ad allentare gli ostacoli all’estradizione dei criminali e ad allungare le pene detentive per i trafficanti di droga. Negli ultimi anni l’Ecuador è stato scosso da un’ondata di violenza senza precedenti, in gran parte proveniente dalla vicina Colombia. L’anno scorso il tasso di omicidi del paese è salito a 40 morti ogni 100mila persone, uno dei più alti della regione.
Noboa ha raccolto il sostegno popolare affrontando le bande con determinazione. Questo compito è diventato più urgente a gennaio, quando uomini armati mascherati, alcuni su ordine di trafficanti di droga carcerati, hanno terrorizzato i residenti e hanno preso il controllo di una stazione televisiva.
Il referendum conteneva misure per estendere tali poteri e metterli su una base giuridica più solida. Alcune delle misure approvate implicano modifiche alla costituzione dell’Ecuador, ma poiché sono state precedentemente approvate dalla Corte costituzionale, Noboa deve solo pubblicarle sulla gazzetta ufficiale perché entrino in vigore.
Per le modifiche di alcune leggi generali il presidente dovrà inviare una proposta di riforma all’Assemblea, che avrà 60 giorni per esaminarle. La retorica su legge e ordine di Noboa ricorda le politiche del popolarissimo presidente di El Salvador Nayib Bukele, e potrebbero dargli una spinta politica in vista delle elezioni del prossimo anno.
Noboa sta terminando gli ultimi 18 mesi di un mandato presidenziale rimasto vacante dopo che il collega conservatore Guillermo Lasso si era dimesso nel corso di un’indagine del Congresso su accuse di corruzione. Noboa è stato eletto al termine di una campagna breve ma dura, che ha visto uno dei suoi principali rivali assassinato durante la campagna elettorale.