di Enrico Oliari –
L’ex presidente egiziano, Mohammed Morsi, è deceduto a causa di un malore durante l’udienza in tribunale dove doveva rispondere delle accuse di spionaggio. Da quanto si è appreso il 67enne Morsi aveva chiesto e ottenuto di prendere la parola, ma poi ha improvvisamente perso i sensi ed è morto sul colpo.
Morsi era esponente dei Fratelli Musulmani, partito conservatore panislamista fondato da al-Hasan al-Banna e da Ismail Iyyanel 1928, dopo il collasso dell’Impero Ottomano. Nel 2012 aveva vinto la corsa alle presidenziali battendo con il 51% delle preferenze il rivale Ahmed Shafiq, ex primo ministro di Hosni Mubarak.
Aveva avviato l’iter di una controversa riforma costituzionale che avrebbe introdotto la Sharia, la legge islamica, come fondamento delle leggi, cosa che aveva spaccato il paese in due, fino al colpo di stato portato a termine nel 2013 dall’allora ministro della Difesa ed oggi presidente Abdel Fatah al-Sisi.
In realtà Morsi non aveva intenzione di fare dell’Egitto un paese teocratico, bensí di ricostruire l’Egitto per dare dignità agli egiziani, compresa l’emancipazione delle donne attraverso l’eliminazione degli ostacoli per la partecipazione alla vita sociale e all’impegno politico.
Anche le accuse di discriminazione della minoranza cristiano-copta sono deboli, dal momento che aveva nominato Samir Murqus, di religione copta e dichiaratamente liberale, a responsabile per la Transazione democratica.
Arrestato dopo il golpe, aveva subito diversi processi non sempre trasparenti, tanto che la condanna a morte del 2015 per aver fatto evadere 4 anni prima i Fratelli Musulmani dalle carceri era stata annullata dalla Corte d’appello. Era comunque in carcere per scontare una condanna a 7 anni in quanto ritenuto colpevole di aver falsificato i documenti necessari per la candidatura alle presidenziali.
La notizia della morte di Morsi sta alzando la tensione nel paese nordafricano e le autorità del Cairo hanno dichiarato lo stato di massima allerta.
Secondo le prime ricostruzioni, Morsi avrebbe chiesto al giudice di poter prendere la parola. Dopo l’intervento, però, l’ex Capo di Stato ha perso i sensi ed è deceduto sul colpo. La sua salma è stata trasferita in ospedale, dove verranno condotti gli esami necessari a stabilire le cause della morte.