Egitto. Regeni: Moavero Milanesi, ‘determinazione dell’Egitto a giungere a capo della vicenda’

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Intervenendo su RaiNews il ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi ha riferito di aver parlato in occasione della sua visita al Cairo del caso Regeni, il giovane ricercatore italiano, di cui si erano perse le tracce nella capitale egiziana la notte del 25 gennaio 2016 (anniversario di Piazza Tahrir), ed il cui cadavere era stato ritrovato il 3 febbraio, nello stesso momento in cui era in corso la missione imprenditoriale guidata dall’allora ministro Federica Guidi, cosa che aveva bloccato potenziali investimenti italiani in fase progettazione.
Moavero Milanesi ha riferito della “determinazione” del governo egiziano e del presidente Abdel Fatah al-Sisi a giungere ad una soluzione della “vicenda tragica” della morte di Giulio Regeni, ed ha sottolineato che il caso rimane un'”assoluta priorità” per il governo italiano.
In maggio i filmati delle telecamere a circuito chiuso della stazione della metropolitana di Dokki risalenti al 25 gennaio del 2016, dove sarebbe passato Regeni prima di scomparire, sono stati consegnati alla delegazione italiana guidata dal sostituto procuratore Sergio Colaiocco, come il procuratore generale egiziano Nabeel Sadeek aveva garantito. Tuttavia già in novembre il presidente al-Sisi aveva affermato la volontà che quanto prima si arrivasse a capo della vicenda.