Eritrea. Il paese dell’Africa orientale è rientrato nel blocco dell’IGAD

di Alberto Galvi

L’Eritrea è rientrata nell’IGAD (Autorità intergovernativa per lo sviluppo dell’Africa orientale), quasi 16 anni dopo che lo Stato politicamente isolato si era ritirato dal blocco. L’IGAD è composto da Gibuti, Eritrea, Etiopia, Kenya, Somalia, Sud Sudan, Sudan e Uganda. Lo Stato autoritario ha sospeso la sua adesione all’IGAD nel 2007 a seguito di una serie di disaccordi, tra cui la decisione del blocco di chiedere al Kenya di sovrintendere alla risoluzione di una disputa sul confine tra Etiopia ed Eritrea.
L’Eritrea si è staccata dall’Etiopia nel 1993 e ha combattuto una guerra per i confini di due anni con il suo vicino, che ha avvelenato le relazioni fino all’accordo di pace nel 2018. In seguito al riavvicinamento con Addis Abeba, le truppe eritree hanno sostenuto le forze etiopi durante la guerra del governo federale contro il TPLF (Fronte popolare di liberazione del Tigré) e sono state accusate dagli Stati Uniti di alcune delle peggiori atrocità nel conflitto.
A seguito della partecipazione al conflitto e degli eccidi di massa compiuti dai militari, l’Eritrea è stata sanzionata dagli Stati Uniti nel 2021. La guerra si è conclusa con un accordo di pace firmato nel novembre dello scorso anno che prevedeva il ritiro delle forze straniere, ma Asmara non era parte dell’accordo e le sue truppe continuano ad essere presenti nelle aree confinanti con il Tigré. Il segretario esecutivo dell’IGAD ha salutato il ritorno dell’Eritrea nel blocco.