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Non siamo ancora all’en plein, bisogna aspettare il secondo turno, ma ieri Emmanuel Macron, il suo La République En Marche e i suoi alleati centristi hanno sbancato il tavolo con il 32,6% delle preferenze e la conseguente conquista della maggioranza assoluta. Ed ora le stime indicano che alla sua coalizione centrista toccheranno al secondo turno tra i 415 e 445 dei 577 seggi dell’Assemblea nazionale, un fiume in piena che corre e travolge tutto, ben oltre il risultato di de Gaulle di mezzo secolo fa.
Male il Front National di Marine Le Pen, che è passato dal 21,3% delle presidenziali al 13,2% di oggi (da 3 a 10 seggi), ed ancora peggio i socialisti, che fino a poco fa governavano il paese con 292 seggi ed oggi si trovano in mano solo il 7,44% delle preferenze; con gli alleati di lista arriva a 20 – 30 seggi. I Repubblicani si sono attestati al 15,77% (da 70 a 110 seggi), e la lista di sinistra La France Insoumise (Jean-Luc Mélanchon) è all’11,02% (da 8 a 10 seggi).
Bassissima l’affluenza alle urne, solo poco oltre il 51%.
