Francia. Parigi ritirerà più di 2.000 soldati dalla regione del Sahel nel 2022

di Alberto Galvi –

Entro l’inizio del prossimo anno la Francia ritirerà più di 2.000 dei 5.000 propri soldati dalla regione del Sahel. Macron ha annunciato il mese scorso una futura riduzione della presenza militare francese, sostenendo che non è più adatta alle esigenze dell’area, ha inoltre incontrato l’opposizione di alcuni stati africani anche la forza francese Barkhane, operante in Mali, Ciad, Niger, Burkina Faso e Mauritania.
Il presidente francese ha però insistito sul fatto che Parigi non sta abbandonando i partner africani e che continuerà ad aiutarli a combattere i gruppi legati ad al-Qaeda e allo Stato Islamico.
Le truppe francesi sono presenti in Mali dal 2013, quando con l’operazione Serval sono intervenute per combattere gli estremisti islamici nelle regioni del nord del paese.
L’operazione Serval è stata successivamente sostituita da Barkhane ed è stata ampliata per includere altri paesi nel tentativo di aiutare a stabilizzare la più ampia regione del Sahel. La Francia inizierà nella seconda metà del 2021 a chiudere le sue basi nel Nord del Mali, una smobilitazione che sarà terminata entro l’inizio del 2022.
Gli estremisti islamici hanno continuato a lanciare attacchi contro i militari e i civili, mentre i governi dei paesi del Sahel hanno accettato l’aiuto militare della Francia; da gennaio centinaia di persone sono morte in una serie di attacchi che hanno preso di mira villaggi al confine tra Niger e Mali.
La presenza militare della Francia si concentrerà quindi ora sulla neutralizzazione delle forze jihadiste e sull’addestramento degli eserciti locali.
Alla fine di giugno, il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha adottato all’unanimità una risoluzione che estende la missione di mantenimento della pace delle Nazioni Unite nel Mali devastato dalla crisi, mentre il governo militare dovrà tenere entro il prossimo febbraio le elezioni presidenziali e legislative.
Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha ora chiesto al Segretario generale Antonio Guterres di aumentare il numero delle truppe stanziate nel Centro del Mali dato l’aumento del grado di insicurezza e degli atti di violenza contro le popolazioni civili in quell’area.