Francia. Terroriste “teleguidate” dall’Isis in Siria le donne che stavano per far esplodere un’auto a Parigi

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Madani inesNon è esplosa per poco l’auto, la Peugeot 207, carica di bombole di gas e lasciata il 4 settembre senza targa e con le quattro frecce accese nei pressi di Notre Dame, a Parigi: le tre donne che stavano per dare fuoco al veicolo si sono impaurite temendo che due camerieri di un locale vicino fossero agenti in borghese e si sono quindi date alla fuga.
Per il procuratore generale di Parigi Francois Molins si è trattato di “un attacco sventato”, ma ben presto gli inquirenti sono riusciti a mettere le mani sul commando di donne “teleguidate” dall’Isis dalla Siria.
Gli inquirenti sono risaliti al proprietario dell’auto, a suo tempo fermato e poi rilasciato in quanto sospettato di radicalismo islamico: è stato lui a indicare la figlia di 19 anni, Ines Madani, come legata al fondamentalismo; la donna è stata arrestata insieme alle due complici di 23 e 39 anni nell’Essonne, ma nella colluttazione è riuscita a pugnalare all’addome un agente. Per fermarla è stata colpita a una coscia e a una caviglia con la pistola da un altro poliziotto.
Il quadro che ne è uscito è inquietante: Ines Madani ha avuto una relazione sentimentale con il 25enne Larossi Abballa, che a giugno ha ucciso una coppia di poliziotti nella loro casa nei sobborghi di Parigi prima di essere sua volta abbattuto, e con Adel Kermiche, il 19enne che con il coetaneo Abdel Malik Nabil Petitjean ha sgozzato padre Jacques Hamel mentre diceva messa nella chiesa di Saint-Étienne-du-Rouvray, in Normandia.
La tv belga ha riportato che Madani era nota agli inquirenti belgi per i suoi contatti con degli estremisti in Belgio. Fermati anche i fidanzati delle altre due donne.

Nella foto: Ines Madani.