Gb. Brexit: lo speacker Barcow blocca il secondo voto chiesto da Johnson

di Elisabetta Corsi

Oggi doveva essere una nuova giornata di speranza per Boris Johnson, ma a guastargli le feste è stato lo speaker della Camera John Bercow, il qualeha rifiutato al governo la possibilità di votare di nuovo sul nuovo piano del premier per la Brexit.
A seguito della mozione presentata sabato, secondo lo speaker, i Comuni hanno già preso la loro decisione in merito al nuovo deal, per cui è inutile votare ancora una volta. Secondo le sue parole sarebbe qualcosa di ripetitivo e porta solo disordine.
Quindi si ferma ancora l’approvazione da parte del Parlamento del tanto agognato nuovo accordo stipulato da Johnson con l’Unione Europea.
La decisione è stata presa dallo speaker in base a una convenzione parlamentare che va fatta risalire al 1604. In sostanza il regolamento del parlamento dice che una mozione identica rispetto a una precedente non possa essere riportata ai Comuni nel corso di una singola sessione parlamentare. Lo speaker ha insistito che le circostanze non sono cambiate e che la sua decisione è stata necessaria per garantire l’uso sensato del tempo dell’Assemblea e il giusto rispetto per le decisioni che è chiamata a prendere.
La polemica è scoppiata da parte di alcuni Tory Brexiteers che hanno accusato Bercow di parzialità nei confronti del governo. Ma lui ha ribadito di essere imparziale e anzi, con questa decisione ha fatto gli interessi dei Comuni.
Lo stesso premier tramite il suo portavoce ha fatto sapere di essere deluso dalla decisione presa dallo speaker poiché così facendo ha negato la possibilità di dare seguito alla volontà del popolo britannico.
A Bruxelles invece si attende la decisione del parlamento britannico e cioè la ratifica dell’accordo pe ril voto dell’Europarlamento.
Nel frattempo la premier scozzese e quello del Galles hanno inviato una lettera a Donald Tusk chiedono la proroga della Brexit e anche la possibilità di un secondo referendum.