Gb. Trump vede May, e pensa ad un accordo commerciale post Brexit

di Elisabetta Corsi –

Il secondo giorno della visita di Donald Trump nel Regno Unito è quello dell’incontro con il premier Theresa May. Trump in conferenza stampa ha fatto sapere che vuole creare la più grande alleanza che si sia mai vista al mondo, tra Stati Uniti e Regno Unito. Un’unione che verrà sancita con un trattato commerciale appena il Regno Unito avrà salutato definitivamente l’Unione Europea, anche se al momento è ancora tutto sul tavolo, niente è ancora deciso. Per Trump in questo trattato c’è un tremendo potenziale, suggerendo che potrebbe essere costruito su più parti.
Dopo questa discussione sulla grande amicizia tra i due paesi, la May ha aperto un discorso sulle loro differenze in materia di cambiamento climatico, sull’Iran e sulla Cina.
La May dal canto suo crede che le discussioni sul trattato sia un modo per avere un accordo tra i due paesi. Se non incontrerà Jeremy Corbyn, che si è unito alle proteste di Westminster, Trump ha però visto Nigel Farage a Winfield House, residenza dell’ambasciatore statunitense. Farage ha twittato che si è trattato di un buon incontro e che Trump crede veramente nella Brexit.
Nella conferenza stampa Donald Trump ha dichiarato che la May ha fatto veramente un buon lavoro sui negoziati per la Brexit e ha affermato che “probabilmente è una miglior negoziatrice di me”. Per il presidente Usa “la Brexit deve avvenire e avverrà perché il Regno Unito è un grande, grande paese e vuole la sua identità. Le proteste contro di me sono molto piccole e fake news”.
Stati Uniti e Regno Unito sono insieme determinati a far si che l’Iran non si sviluppi mai a livello di armi nucleari e smetta di sostenere e impegnarsi nel terrorismo. I due paesi sono anche pronti a raggiungere un accordo per proteggere la condivisione delle informazioni, sebbene siano in disaccordo riguardo Huawei, che per gli Stati Uniti sono un rischio per la sicurezza nazionale.
Il leader dei laburisti, Jeremy Corbyn, si era dimostrato disponibile al dialogo sui temi del cambiamento climatico, trattati di pace e crisi dei rifugiati, ma per tutta risposta Trump ha replicato che “non lo conosco, non l’ho mai incontrato e mai parlerò con lui”. E ha insistito che “Lui vuole incontrarmi oggi o domani e io ho deciso che non lo farò”. Trump ha avuto però elogi anche per un altro politico cioè Boris Johnson, lodandone il buon lavoro fatto, così come il segretario degli esteri, Jeremy Hunt, entrambi in corsa per Downing Street.
Le proteste a Westminster sono continuate anzi è comparso ancora il pupazzo gigante di Trump a forma di palloncino, a sventolare verso il cielo come nella precedente visita del presidente statunitense. Sadiq Khan ha commentato ancora una volta l’atteggiamento del presidente degli Usa come un azione degna di un undicenne.