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L’ex presidente della Generalitat catalana, Carles Puigdemont, è stato arrestato in Germania non appena varcato il confine con la Danimarca, mentre era diretto ad Amburgo per poi rientrare in Belgio, dove è fuggito a seguito del mandato d’arresto europeo emesso dalla Spagna. Stava tornando in auto dalla Finlandia, dove si era recato per tenere una conferenza all’Università di Helsinki.
Tra l’altro nei giorni scorsi la Corte suprema della Spagna ha reso noto che Puigdemont ed altri 24 leader indipendentisti, che avevano organizzato il referendum secessionista della Catalogna e che il 27 settembre avevano preso parte alla proclamazione dell’indipendenza della regione autonoma dovranno essere processati, cosa che ha scatenato proteste e scontri soprattutto a Barcellona.
Per evitare l’arresto Puigdemont e gli ex assessori Clara Ponsatì, Antoni Comin, Lluis Puig e Meritxell Serret, si erano rifugiati in Belgio, paese che si è rifiutato di “restituirli” alla Spagna.
Come ha reso noto un portavoce della polizia tedesca, l’ex presidente catalano “Ora è sotto la custodia della polizia”.
Puigdemont e gli altri leader della protesta rischia fino a 30 anni di reclusione per sedizione e ribellione.
