Giappone. Affermato il divieto di matrimonio omosessuale perché incostituzionale

di Guido Keller

Un tribunale di Osaka ha respinto il ricorso di tre coppie dello stesso sesso che chiedevano il diritto di unirsi in matrimonio in quanto ritenuto incostituzionale. Quanto deciso dai giudici di Osaka viene ad essere in conflitto con la decisione di un tribunale di Sapporo del marzo 2021, il quale aveva stabilito che il divieto di matrimonio tra persone dello stesso sesso fosse incostituzionale.
La Corte di Osaka ha anche respinto le richieste dei ricorrenti di risarcimento per 7.414 dollari per ciascuna coppia: la sentenza ha inflitto una battuta d’arresto agli attivisti per i diritti LGBTQ (Lesbiche, Gay, Bisessuali, Transgender, Queer) in una nazione che non consente a persone dello stesso sesso di sposarsi.
Gli attivisti LGBTQ affermano che legalizzare il matrimonio tra persone omosessuali avrebbe implicazioni di vasta portata sia a livello sociale che economico, rendendo più facile per le aziende attrarre e trattenere lavoratori specializzati e persino favorire l’arrivo in Giappone di aziende straniere.
Il Giappone, dove l’omosessualità è legale dal 1880, è relativamente liberale rispetto ad alcune nazioni asiatiche. Nel Sud-Est asiatico il sesso tra persone dello stesso sesso rimane illegale a Singapore e in molti altri paesi. La Corte suprema dell’India ha stabilito nel 2018 che l’omosessualità non fosse più un reato penale. Tuttavia il paese non riconosce i matrimoni tra persone omosessuali. Anche la Cina non riconosce i matrimoni tra persone dello stesso sesso, nonostante non ci siano leggi contro le relazioni omosessuali.
La costituzione del Giappone definisce il matrimonio come il consenso reciproco tra persone di entrambi i sessi. Le coppie dello stesso sesso non possono sposarsi legalmente, non possono ereditare i beni del partner, e non hanno diritti genitoriali sui figli del partner.
Sebbene i certificati di partenariato emessi da alcuni singoli comuni giapponesi aiutino le coppie omosessuali ad avere alcuni diritti, ad esempio di visita in ospedale, sono molti i diritti mancanti rispetto a quelli goduti dalle coppie eterosessuali.
La scorsa settimana il governo della prefettura di Tokyo ha approvato un disegno di legge per riconoscere gli accordi di partnership tra persone dello stesso sesso. Un caso simile a quello di Sapporo è avvenuto a Tokyo e dovrebbe mantenere vivo il dibattito pubblico sulla questione.
Il governo del primo ministro giapponese Fumio Kishida non ha rivelato alcun piano per rivedere la questione o proporre una legislazione. Il partito LDP (Partito Liberal Democratico) ha dimostrato di essere retrogrado su varie questioni sociali, soprattutto sui matrimoni omosessuali.