Guyana. Alle elezioni presidenziali vince Irfaan Ali

di Alberto Galvi

Il candidato dell’opposizione della Guyana Irfaan Ali del partito PPP (People’s Progressive Party) si è aggiudicato le elezioni presidenziali del 2 marzo scorso, dopo che sono stati nuovamente conteggiati i voti.
Le elezioni generali (legislative e presidenziali) avevano mostrato il presidente David Granger del partito APNU (A Partnership for National Unity come vincitore, ma i risultati sono stati messi in dubbio dall’opposizione e dagli osservatori interni ed internazionali.
Ricordiamo che la Guyana è situata sulla costa nord dell’America del Sud, confina con il Venezuela a ovest, il Brasile a ovest e sud e il Suriname a est.
Le consultazioni hanno avuto luogo alcuni mesi prima della scadenza naturale della precedente legislatura, in seguito all’approvazione di una mozione di sfiducia nei confronti del governo in carica.
I dati ancora provvisori hanno assegnato al partito APNU del presidente Granger in coalizione con il partito AFC (Alliance for Change) 31 seggi, mentre il partito PPP/C (People’s Progressive Party/Civic), di Irfaan Ali ha ottenuto la maggioranza con 33 seggi nell’Assemblea nazionale a 65 seggi.
Gli altri partiti che si sono presentati alle elezioni sono: il Justice for All Party, il NIP (National Independent Party), il TUF (The United Force) e l’URP (United Republican Party).
L’opposizione aveva affermato che i risultati del più grande distretto elettorale del paese erano stati gonfiati per mettere Granger davanti ad Ali. La Corte suprema della Guyana ha constatato l’irregolarità dopo aver conteggiato nuovamente i voti in conformità con le leggi elettorali.
Il divario tra i voti conteggiati precedentemente ed i voti effettivi è arrivato a modificare il risultato finale a livello nazionale.
Il voto controverso può alimentare tensioni tra i principali gruppi etnici del paese: gli afro-guyanesi e quelli di origine indiana. Il presidente David Granger è sostenuto principalmente dalla Guyana di origine africana, mentre Irfaan Ali è sostenuto dai discendenti dei contadini indiani. La principale ragione delle tensioni tra i 2 gruppi etnici è il controllo dei profitti della produzione petrolifera del paese.
Il paese sudamericano diventerà nei prossimi anni un importante produttore di petrolio grazie al giacimento scoperto recentemente al largo delle sue coste.
Irfaan Ali ha dimostrato nel passato il carisma e la competenza necessaria per guidare la Guyana grazie al ruolo che ha ricoperto come ministro del Turismo, quando ha guidato il tentativo di rendere il turismo un pilastro fondamentale dell’economia guyanese.
Per il paese grazie alle recenti scoperte petrolifere, codesto è diventato un periodo di grandi possibilità di crescita, anche se il PPP/C ha criticato il presidente Granger per non aver insistito sul fatto che la Exxon fornisse una maggiore percentuale delle sue entrate allo Stato, derivate dalla produzione di petrolio.
Finora l’economia della Guyana ha mostrato negli ultimi anni una moderata crescita economica grazie all’agricoltura e alle industrie estrattive.