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L’ennesima manifestazione antigovernativa ad Hong Kong si è trasformata in una tragedia, con la polizia che per controllare le espressioni violente di diversi manifestanti è ricorsa a colpi di arma da fuoco. Almeno una trentina i feriti, di cui uno in mondo grave dopo essere stato colpito da un proiettile sparato da un poliziotto che tentava di difendersi da una bastonata. Il fatto è avvenuto in Hoi Pa Street, a Tsuen Wan, ma sono diversi i punti della città dove i manifestanti hanno lanciato bottiglie molotov, infranto vetrine e scagliato oggetti contro gli agenti. 51 gli arresti comunicati dalle forze dell’ordine.
Il parlamento è stato evacuato per motivi di sicurezza, mentre fuori i manifestanti tentavano di superare le barricate per penetrarvi, nel 70mo anniversario della Repubblica Popolare Cinese. La protesta chiede le dimissioni della governatrice Carrie Lam, ma soprattutto intende denunciare l’evidente erosione in atto dell’autonomia di Hong Kong e di quel “un paese, due sistemi” promesso nel 1997, anno del passaggio del territorio dalla Gran Bretagna alla Cina.
