I Fratelli Musulmani della Siria: caratteristiche, storia, impegno per il futuro

di Ehsan Soltani –

Era il 1945 quando Mustafà Sibai fondava i Fratelli Musulmani siriani con lo scopo di liberare il paese mediorientale dal mandato francese e di risolvere la spaccatura presente nel mondo arabo. Da sempre il gruppo ha avuto un ruolo di opposizione al governo della Siria, cosa che avviene ancora oggi.

Differenze di pensiero e punti in comune dei Fratelli Musulmani della Siria, rispetto a quelli dell’Egitto e della Turchia.
Tutti e tre i gruppi sono accumunati dalla stessa radice ideologica, ovvero di portare nella politica civile la religione islamica; tuttavia vi sono tre differenze sostanziali che caratterizzano i Fratelli Musulmani siriani:
– la Siria è stata governata per cinquant’anni dal partito Baath che, a differenza di quello egiziano e turco, aveva preclusa ogni possibilità di azione sociale e culturale; in Turchia ed in Egitto infatti i Fratelli Musulmani potevano costituire associazioni di carattere economico-sociale, cosa che rappresentava la chiave d’apertura per entrare nel mondo politico, mentre in Siria erano relegati ad un ruolo puramente ideologico. Questo è servito al partito Baath per mettere ai Fratelli Musulmani siriani l’etichetta del radicalismo, mentre in realtà erano semplicemente impossibilitati ad agire;
– sia la Turchia che l’Egitto erano dichiaratamente paesi antimarxisti, quindi utilizzavano i Fratelli Musulmani per ricoprire lo spazio altrove riservato ai movimenti di sinistra; in Siria il partito Baath era già di per sé una formazione di ispirazione socialista per cui a chi era al potere non conveniva cedere posizioni ad un gruppo potenzialmente concorrente;
– i governi di Egitto e di Turchia erano più liberali rispetto a quello siriano, quindi aperti all’iniziativa solidaristica e culturale privata; in Siria i Fratelli Musulmani non avevano attività culturali ed economico-sociali in quanto non permesse e quindi essi si sono posti in totale antitesi rispetto al partito Baath.

Il ruolo dei Fratelli Musulmani nel Consiglio nazionale siriano e nell’Esercito libero.
Per quanto i Fratelli Musulmani abbiano acquisito un ruolo di primo piano sia nella costituzione che nella conduzione del Consiglio nazionale siriano (Cns), essi non hanno potuto ricavarsi un ruolo rilevante nell’Esercito liber poiché  formato da militari provenienti dalle fila dell’Esercito regolare ed ideato da politici ora all’opposizione del regime, per cui si tratta di individui di ispirazione laica e liberale, in profonda antitesi con il pensiero dei Fratelli Musulmani stessi.

Approccio dei Fratelli Musulmani siriani con i partiti curdi ed i movimenti liberali di opposizione ad al-Assad.
Il Cns, influenzato dai Fratelli Musulmani, spinge perché il futuro sistema politico del paese abbia una chiara matrice arabo-nazionalista, idea non condivisa dai curdi, i quali puntano ad una propria indipendenza o comunque ad un maggior peso nella politica siriana del futuro. I Fratelli Musulmani, al contrario, non vogliono che venga modificata la geografia del paese, anche se, va detto, al momento la questione sembra rimanere sospesa.
Per quanto riguarda i movimenti liberali che ora lottano all’opposizione del regime, non sembrerebbe che un domani possano avere problemi da un’eventuale egemonia politica dei Fratelli Musulmani in quanto questi hanno dato prova, ad esempio in Egitto, di sapersi integrare in un sistema democratico.

I Fratelli Musulmani nelle varie classi sociali.
La maggior parte delle manifestazioni avverse al regime sono state portate avanti dalle classi medio-basse e comunque più nei villaggi che nelle città; i Fratelli Musulmani da sempre esercitano la loro influenza in modo particolare sulle classi basse, in modo parziale sulle classi medie e solo attraverso i rifugiati all’estero delle classi alte. Le classi agiate residenti in Siria, legate ad al-Assad, sono di confessione alauita, mentre le classi medio-basse si riconoscono nel pensiero sunnita, esattamente come i Fratelli Musulmani.

Posizione dei Fratelli Musulmani nelle trattative con il governo.
Allo scoppio della crisi siriana essi sono stati i primi a ricercare punti di contatto e di trattativa con il governo del paese; in passato Hamas, l’espressione palestinese dei Fratelli Musulmani, si era proposto, senza successo, come mediatore fra i Fratelli Musulmani e il governo di al-Assad, per cui oggi sono gli stessi Fratelli Musulmani a rifiutare in modo radicale ogni trattativa con il regime.

I progetti dei Fratelli Musulmani per il futuro della Siria.
I Fratelli Musulmani hanno accettato di confrontarsi con un sistema politico di carattere democratico, specialmente dopo l’esempio egiziano, dove, proprio con le elezioni, al governo è arrivato lo stesso partito. Essi hanno quindi compreso che l’elemento essenziale per ottenere un potere incontestabile deve essere quello della via democratica: una repubblica, quindi, tuttavia non lontana dalla struttura di uno stato confessionale.