Il virus continua a galoppare, superati i 20 milioni di casi. La Russia annuncia “Sputnik”, il primo vaccino

di Enrico Oliari

Nel giorno in cui la statunitense Johns Hopkins University ha comunicato il superamento dei 20 milioni di casi di contagio da coronavirus nel mondo, la Russia ha annunciato la registrazione del primo vaccino al mondo. Si tratta indubbiamente di un successo per la scienza biomedica russa, ed il presidente Vladimir Putin ha reso noto in una riunione di governo che “Sputnik”, questo il nome scelto per il farmaco, “funziona in modo abbastanza efficace: garantisce un’immunità stabile e, ripeto, ha superato tutti i controlli”. Ha poi detto di avere testato sulle sue figlie Marija Putina, e Ekaterina Putina, le quali avrebbro riportato solo qualche linea di febbre.
Il ministro della Sanità, Mikhail Murashko, ha spiegato che il vaccino è stato sviluppato nell’istituto di ricerca pubblico Gamaleya e di Binnopharm, che sarà disponibile innanzitutto per il personale sanitario e per gli insegnanti a partire da gennaio e che già 20 paesi ne hanno fatto richiesta per un totale di un miliardo di dosi. Il Brasile ha chiesto alla Russia la possibilità di produrre il vaccino nel paese latinoamericano, dove i casi confermati sono oltre 3 milioni ed i decessi 102mila.
Nel mondo sono oltre 200 gli studi sui vaccini, molti dei quali destinati a cadere nella cosiddetta “fase 3”, cioè quella dove decine di migliaia di volontari sono testati, la metà con placebo. Dagli Usa, dove il vaccino “Moderna” risulta essere innovativo in quanto partecipa al completamento della sintesi delle proteine del virus (Rna) neutralizzandole, è stato osservato che non esiste nessuna corsa per arrivare primi, bensì che è necessario creare un farmaco che dia ampie garanzie di sicurezza.
Anche l’organizzazione mondiale della Sanità ha comunicato, attraverso il portavoce Tarik Jasarevic, che “Accelerare non dovrebbe significare compromettere la sicurezza”, e che l’Oms è in contatto sia con i ricercatori russi che con quelli degli altri paesi per seguirne i progressi, la cui velocità di ricerca e sviluppo è incoraggiante.
Nel frattempo nel mondo l’epidemia continua a correre, con quasi 740mila decessi. Un quarto dei contagiati, 5,1 milioni, sono negli Usa, dove i decessi sono 163mila; in Brasile, dove l’epidemia è stata presa sotto gamba dal presidente Jair Bolsonaro (anche lui poi risultato infetto), i casi positivi sono oltre 3 milioni, ed i morti sono 102mila; in Russia i contagiati sono quasi 900mila (5.118 in 24 ore), a fronte di poco più di 15mila vittime. Il numero dei contagi rimane comunque incerto, dal momento che non tutti coloro che presentano sintomi vengono sottoposto a test, procedura che varia da paese a paese.
In Italia i dati di crescita sono sono di oltre 400 casi nelle 24 ore, spesso giovani che rientrano da altri paesi come la Croazia, la Spagna e la Grecia, ed i dati complessivi parlano di 251mila contagiati e di oltre 35.200 deceduti. Il governo sta pensando di introdurre test obbligatori per coloro che rientrano in particolare dalla Spagna e dalla Grecia. In quest’ultimo paese si parla di seconda ondata dopo il record di 203 nuovi casi registrati domenica scorsa, ma il totale è tuttavia basso, con 5.600 casi confermati e 212 decessi. Più in generale si sta assistendo ad un aumento dei contagi generalizzato nell’area balcanica. Anche in Spagna il virus sembra aver ripreso a correre, ed i ricoveri sono quadruplicati arrivando a 667 (323mila contagiati riconosciuti, 28.500 decessi), in Germania i nuovi casi sono 2.659, in Romania 1.897, in Ucraina 1.800 in Polonia, in Austria 721. In Danimarca, dove è stata fatta la scelta di non adottare misure contenitivo rigide, il tasso “R”, ovvero il numero di persone contagiate da un infetto è 1,4, fattore che indica che il virus è ancora galoppante: ad oggi il regno ha registrato 14.815 contagi di cui 620 decessi.
Negli Usa i dati riportano che i contagiati nelle 24 ore sono stati oltre 47mila, ma come diffusione del virus è messa peggio l’india, paese da un miliardo di persone dove il totale dei contagiati è di 2,24 milioni ed i morti sono poco più di 25mila. in sole 24 ore si sono registrati 62.064 nuovi casi.