Incontro fra Renzi e Putin: Italia fra i primi partner della Russia. Che va coinvolta per le crisi internazionali

di Guido Keller

Putin Renzi grandeIl presidente Russo Vladimir Putin ha ricevuto a Mosca il premier italiano Matteo Renzi e nell’accoglierlo al Cremlino ha affermato che “Il nostro dialogo politico rimane sempre molto attivo, lavoriamo insieme in vari ambiti, sono molto felice di incontrarla a Mosca”.
Per quanto le relazioni fra i due paesi risentano delle sanzioni dovute alla crisi ucraina, “l’Italia rimane uno dei nostri partner”. “Naturalmente – ha osservato Putin – ci sono delle perdite per i motivi noti. Però per il livello di interscambio l’Italia occupa un posto importante, lavoriamo nel settore energetico, macchinari industriali, spazio e naturalmente il nostro dialogo politico rimane sempre molto attivo”.
Nella conferenza stampa conclusiva il presidente russo ha spiegato che vi è “condivisione circa le preoccupazioni dei nostri paesi per il terrorismo e il fondamentalismo, per cui occorre una risposta incisiva e il ruolo della Russia può essere decisivo”. Putin ha riconosciuto che “La situazione è peggiorata in Libia, e la Russia è per una soluzione pacifica e appoggia gli sforzi dell’Onu“, ovvero di insistere con la mediazione fra il governo “di Tripoli”, con premier Omar al-Hassi, e quello riconosciuto dalla comunità internazionale “di Tobruk”, che fa capo ad Abdullah al-Thani.
Già da giorni Matteo Renzi aveva auspicato un maggior coinvolgimento della Russia sulla crisi libica specialmente al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, dove Mosca ha un seggio permanente con diritto di veto, se non addirittura attraverso l’impiego di mezzi navali per attuare un blocco volto a contrastare il traffico d’armi verso il paese nordafricano.
Nei giorni scorsi l’Italia, che in Libia ha molti interessi (non solo nel campo energetico) ha dislocato navi d’assalto fra le quali la San Giorgio al largo delle coste libiche, ufficialmente per esercitazioni, ma, come è stato detto, “pronte ad ogni evenienza”.
E mentre Putin e Renzi si parlavano in colloqui che, come ha spiegato il capo del Cremlino, si sono svolti “in un’atmosfera di amicizia e costruttiva, molti utili e tempestivi vista la situazione internazionale”, è giunta la notizia di un cessate-il-fuoco di tre giorni indetto in Libia, a quanto pare accettato dalle parti, per dare la possibilità di successo ai colloqui di pace apertisi in Marocco grazie all’intervento dell’inviato dell’Onu Bernardino Leon.
Prendendo la parola il premier italiano ha citato “Dostoevskij “, che “ha scritto pagine sulla bellezza che salverà il mondo, in una città che si chiama Firenze, e qui gioco in casa. Mi piace pensare che la bellezza di cui ha scritto sia quella di chi prova a fare del proprio meglio per restituire speranza e un’occasione di pace al nostro continente e al nostro pianeta, a partire dal Mediterraneo, che è il cuore dell’Europa”. “Spero – ha aggiunto – che dopo gli accordi di Minsk tutto sia più semplice e che l’Europa, insieme a lei, possano costruire un punto di riferimento per uscire dalla crisi” ucraina.
Il modello indicato da Renzi per il Donbass è quello dell’Alto Adige, ormai collaudato, dove convivono in modo pacifico e costruttivo diverse etnie.
Sul tema Putin ha risposto che “Il rigoroso rispetto degli accordi di Minsk apre la strada a una soluzione complessiva del conflitto in Ucraina, a un dialogo diretto fra Kiev e le milizie dell’est del paese”.
Il presidente russo ha poi precisato che “Il nostro dialogo politico resta molto attivo e lavoriamo insieme in molti settori”, ed ha citato l’astronauta italiana Samantha Cristoforetti, la quale “Rappresenta degnamente la Repubblica italiana e le donne italiane”. Renzi ha ribattuto che si tratta della prima donna italiana nello spazio, ma che “ci sono tante donne a tutti i livelli del potere, nella maggioranza dei settori, tra cui Federica Mogherini“.
Putin ha confermato la sua partecipazione all’Expo il 10 giugno.