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Come lo scorso mese aveva preannunciato l’Ambasciatore iraniano a Mosca, Mehdi Sanaei, Teheran e Mosca hanno oggi siglato un accordo preliminare per la costruzione di almeno altre due centrali nucleari a Busher, dove già sorge quella da 1000 megawatt consegnata ufficialmente dalla Rosatom nel settembre scorso.
In realtà la costruzione dell’impianto era partita nel 1975 ad opera di ditte della Germania federale (Ag Siemens, TyssenKrupp ecc.), ma la Rivoluzione del 1979, la guerra con l’Iraq e le accuse della comunità internazionale di utilizzare il materiale nucleare per la fabbricazione della bomba atomica, ne hanno ritardato il completamento con un continuo passaggio di mani e di contratti fra varie aziende, fino alla sovietica Atomstroyexport e poi alla Rosatom.
Behrouz Kamalvandi, portavoce della’Organizzazione iraniana per l’energia atomica, ha spiegato oggi che “L’Iran e la Russia hanno concluso un accordo preliminare per la costruzione di almeno altre due centrali”, ma che è intenzione dell’Iran arrivare al numero di quattro a Busher, per un totale di 20 da 1000 megawatt in tutto il paese. Con la centrale di Busher attualmente in funzione, l’Iran è l’unico paese del Medio Oriente a produrre energia dalla scissione dell’atomo, attività possibile in quanto non necessita di un arricchimento dell’uranio oltre i limiti consentiti dagli accordi con la comunità internazionale.
Per sottoscrivere il pre-accordo era presente a Teheran Nikolai Spassky, vicedirettore della società russa Rosatom.
