Iran. I ruoli di Raisi e di Khamenei all’interno delle istituzioni del paese

di Alberto Galvi

Il prossimo presidente dell’Iran è il capo della magistratura Ebrahim Raisi, un conservatore intransigente che rimarrà capo della giustizia fino a quando non prenderà il posto del presidente moderato uscente Hassan Rohani il 3 agosto, il quale non si è dimesso dal suo incarico e quindi non si è ricandidato alla carica di presidente. La magistratura nomina i sei membri laici del Consiglio dei guardiani.
Raisi è stato promosso a procuratore generale dell’Iran nel 2014 ed è rimasto in quella posizione fino al 2016. Raisi si è candidato nel 2017 alla presidenza per la prima volta ed è diventato il principale candidato contro Rohani. Dopo un breve ritiro, nel 2019 la guida spirituale Ali Khamenei lo ha nominato capo della giustizia e la sua immagine è diventata quella di strenuo oppositore della corruzione.
Quello di presidente della Repubblica Islamica è il secondo ruolo del paese, mentre il primo è il massimo esponente religioso, l’ayatollah Ali Khamenei, che dal 1989 è la Guida suprema dell’Iran. Tutti i principali comandanti dell’esercito e della Guardia rivoluzionaria sono nominati dalla Guida suprema e rispondono solo a lui. Raisi diventerà il primo presidente iraniano ad essere stato preso di mira dalle sanzioni degli Usa imposte nel 2019, per il suo presunto ruolo nelle esecuzioni di massa e per aver represso nel sangue le proteste pubbliche.
Il ruolo di Raisi come presidente della Repubblica Islamica dell’Iran gli dà poco potere rispetto a quello esercitato dall’ayatollah Ali Khamenei in tutte le principali istituzioni del paese. Inoltre le elezioni iraniane non sono affatto libere ed eque, principalmente a causa del vaglio dei candidati da parte del Consiglio dei guardiani.
I membri del gabinetto sono scelti dal presidente, mentre i 290 membri del Majlis possono mettere sotto accusa i ministri o il presidente.
L’ayatollah Ali Khamenei ha funzioni che sono monitorate dall’Assemblea degli esperti, la quale può rimuoverlo se ritenuto incapace di adempiere ai suoi doveri. I suoi membri sono eletti per un periodo di otto anni. La Guida suprema nomina inoltre i membri del Consiglio per il discernimento, che è un organo consultivo nelle controversie sulla legislazione tra il Majlis e il Consiglio dei guardiani.
Con la presidenza di Raisi gli estremisti hanno preso tutti i centri di potere: l’esecutivo, il legislativo e il giudiziario. Ora in avanti l’Iran sarà una società più chiusa e le libertà saranno probabilmente ridotte ancora più di prima.