IRAN. Nucleare: si continua a trattare a temine scaduto. Possibile proroga

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5+1Procedono ad oltranza a Vienna le trattative del 5+1 (Gb, Usa, Russia, Cina, Francia + Germania) e dell’Iran per raggiungere un accordo sul programma nucleare iraniano e quindi l’abbattimento delle sanzioni imposte alla Repubblica Islamica dalla comunità internazionale: la scadenza del 9 luglio, data necessaria per avviare i 30 giorni necessari ai vari parlamenti per approvare l’accordo, è stata sforata, per cui si corre, ma è necessaria una proroga non ancora quantificata.
Nonostante siano stati registrati progressi “penosamente lenti”, permane l’ottimismo ed il capo della diplomazia britannica, Philip Hammond, ha dichiarato che “Ho fiducia nei negoziatori che lavorano insieme agli iraniani perché nelle prossime 12 ore venga chiarito ulteriormente il testo, e ci si possa incontrare di nuovo domani per vedere se sarà possibile sormontare gli ultimi ostacoli”.
E’ una questione ormai di giorni (l’iraniano Mohammad Javad Zarif ha osservato che “Lunedì non credo”), ma l’alternativa ad una proroga, a dire il vero poco probabile, è il fallimento delle trattative.
Fiducia nella soluzione dei contrasti e nel raggiungimento dell’accordo è stata espressa un po’ da tutti, ed il presidente russo Vladimir Putin ha detto di auspicare “che i negoziati si concludano a breve con una firma e in un accordo che in primo luogo, dal mio punto di vista deve garantire la sicurezza mondiale e la non proliferazione delle armi nucleari, non solo in Iran ma anche nei Paesi vicini, come l’Arabia Saudita”.
Gli scogli ancora da superare sono pochi ma fondamentali, come la riduzione della capacità di arricchire l’uranio, che gli Usa vorrebbero abbassare del 98% per un periodo almeno di dieci anni, l’estensione dei controlli e delle verifiche ad opera dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (Aiea) anche ai siti militari (spionaggio, secondo Teheran), e la revoca delle sanzioni, che l’Iran vorrebbe immediata, mentre ora le pretese in particolare degli Usa sono scese a sei mesi.