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Dopo la presa di al-Dour e ieri della cittadina di al-Alam, le forze irachene stanno per sferrare il colpo finale ai jihadisti che occupano la città di Tikrit, capoluogo del governatorato di Salah al-Din.
Dopo dieci giorni di assedio a combattere sono ora i volontari di al-Hashd al-Sha’bi, sostenuti dai raid aerei, dalle milizie sciite e dagli “osservatori” iraniani, una pressione di 25mila combattenti contro poche centinaia di jihadisti spesso stranieri, molti dei quali dati in fuga da diverse testimonianze.
Rashid al-Beiati, del governatorato di Salah al-Din, ha detto al tv Rudaw, che trasmette via satellite da Erbil, che “L’esercito iracheno affiancato da milizie popolari e da volontari locali ha lanciato su diversi fronti l’offensiva finale contro le sedi e le roccaforti dell’Isis nella città di Tikrit”; ha spiegato inoltre che la resistenza dei jihadisti appare “molto debole”, per quanto vi siano “cecchini e ordigni seminati nei luoghi pubblici e lungo le strade stanno ritardando l’avanzata”.
Nella serata di ieri, il comando dell’operazione di Baghdad ha annunciato che per la presa di al-Alam il bilancio dei combattimenti è di “350 terroristi” uccisi.
