Israele. Nuovi insediamenti, condanna da Washington e Londra

di Guido Keller –

Parla già di nuovi insediamenti, Israele, nei territori occupati, nonostante la difficile crisi con Gaza appena superata ed il voto all’Assemblea delle Nazioni Unite, che ha riconosciuto la Palestina quale paese osservatore non membro.
Dure critiche arrivano però da Washington, dove il segretario di Stato americano Hillary Clinton ha criticato la decisione di Israele di costruire 3mila case di coloni a Gerusalemme Est e in Cisgiordania: “Alla luce di questo annuncio – ha detto la Clinton – vorrei ribadire che questa amministrazione, come le amministrazioni precedenti, è stata molto chiara con Israele affermando che queste attività fanno arretrare i negoziati di pace”.
Anche da Londra il tono non è diverso: il ministro degli esteri britannico William Hague ha parlato di “estrema preoccupazione” per il progetto israeliano ed ha auspicato che Israele “riconsideri la sua decisione: il Regno Unito consiglia caldamente il governo israeliano a tornare indietro sulla sua decisione” poiché “in base alla legislazione internazionale le colonie israeliane sono illegali”.