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Nel primo pomeriggio di ieri vi è stato un pesante attacco dei terroristi di al-Shebaab, il gruppo erede delle Coorti islamiche somale, ad un centro commerciale di Nairobi, in Kenya: da quanto si è appreso, i miliziani jihadisti hanno addirittura lanciato granate contro la folla, azione che ha provocato la morte di 59 persone ed il ferimento di 150, in gran parte minori, i quali si trovavano al centro commerciale per festeggiare la “Giornata dei bambini”.
Solo in serata la situazione è tornata sotto controllo e, come ha spiegato il Segretario permanente del Ministero della Sicurezza interna, Mutea Iringo, “il commando è stato isolato e messo alle corde”.
Testimoni hanno riferito di clienti dei negozi uccisi in quanto “non parlavano swahili ma una lingua straniera”.
Anche il presidente del Kenya, Uhuru Kenyatta, ha fatto sapere di sentirsi “molto vicino” alle vittime, anche perché ha “perso dei familiari nell’attacco”.
Kenyatta, che ha parlato di “odioso crimine”, ha poi dichiarato che “Abbiamo avuto attacchi terroristici anche prima di oggi che abbiamo affrontato coraggiosamente. Lo faremo anche ora”. “Voglio essere chiaro – ha aggiunto il presidente – troveremo e puniremo i colpevoli ovunque essi siano o si nascondano”.
Purtroppo vi sono notizie di ancora ostaggi nelle mani dei terroristi, come pure della morte di tre cittadini inglesi e del celeberrimo scrittore, poeta e diplomatico ghanese Kofi Awonoor, in Kenya per prendere parte al concorso di scrittura di Storymoja Hay. Awonoor era stato ambasciatore del suo Paese presso le Nazioni Unite.
L’attacco dei terroristi è da leggersi nella vendetta per il sostegno determinante del Kenya alla Somalia nella riconquista dei territori centro-meridionali che erano sotto i controllo di al-Shabaab, i quali avevano come roccaforte la città di Chisimaio.
La Farnesina ha annunciato che tutti gli italiani che si trovavano nel centro commerciale, e Edi cui avevamo notizia” sono salvi: si trattava di una decina di persone..
