Kosovo. Con Osmani presidente e Kurti premier la coalizione di maggioranza ha il controllo del paese

di Alberto Galvi

Vjosa Osmani del partito Guxo è stata eletta presidente del Kosovo per un mandato di cinque anni. La presidente è stata eletta indirettamente a maggioranza di almeno due terzi voto dell’Assemblea, dove se un candidato non raggiunge la soglia dei due terzi nei primi due scrutini, viene eletto il candidato che ottiene la maggioranza semplice dei voti al terzo scrutinio.
In carica dal novembre 2020, Osmani era presidente da quando l’ex leader e presidente del KLA (Kosovo Liberation Army) Hashim Thaci si era dimesso dopo essere stato incriminato per crimini di guerra dal Tribunale internazionale dell’Aia.
La neo presidente ha ottenuto però 71 voti dagli 82 parlamentari presenti. I rappresentanti della minoranza etnica serba e membri del partito di ex guerriglieri di Thaci hanno boicottato le elezioni. L’Assemblea è composta da 120 seggi per un mandato di 4 anni, di cui 100 membri sono eletti direttamente dal voto di rappresentanza proporzionale a lista aperta. Inoltre 20 seggi sono riservati alle minoranze etniche: 10 per i serbi e 10 per altre minoranze etniche.
La carica di presidente è in gran parte formale, ma Osmani sarà attiva nella politica estera e sarà comandante in capo delle forze armate. In quanto tale, Osmani sarà probabilmente coinvolta nei colloqui in corso con la Serbia, che ancora non riconosce l’indipendenza del Kosovo.
Per il Kosovo diventeranno sempre più importanti i rapporti con l’Unione Europea in vista della attesa normalizzazione dei con la Serbia, la quale a sua volta è intenzionata ad entrare nella Ue. Il Kosovo è inoltre riconosciuto solo da 22 dei 27 membri dell’Unione Europea come stato indipendente. Tuttavia è ufficialmente considerato un potenziale candidato all’adesione del blocco.
Osmani è una partner di coalizione del primo ministro Albin Kurti e del suo partito Vetëvendosje, che ha ottenuto una schiacciante vittoria alle elezioni parlamentari di quest’anno. I parlamentari hanno votato Albin Kurti premier per la seconda volta, un anno dopo che era stato estromesso dal governo e sei settimane dopo che il suo partito aveva vinto le elezioni.
Osmani è stata eletta presidente il 3 febbraio 2020, quando è stato votato il primo governo di Kurti, una coalizione tra Vetevendosje e l’ex partito della Osmani, il LDK (Democratic League of Kosovo). L’ex presidente Hashim Thaci del LDK era stato costretto a dimettersi nel novembre 2020 per essere processato presso il tribunale internazionale dell’Aia per crimini di guerra e contro l’umanità.
Il Kosovo ha dichiarato l’indipendenza dalla Serbia nel 2008: ora che Osmani e Kurti sono al potere, dovranno affrontare non solo la pandemia da Covid-19 e la campagna di vaccinazioni, ma anche l’allentamento delle tensioni politiche con la Serbia conseguenti dalle guerre jugoslave. L’economia del Kosovo ha mostrato progressi nella transizione verso un sistema basato sul mercato e nel mantenimento della stabilità macroeconomica, ma è ancora fortemente dipendente a livello economico dalla comunità internazionale e dalla diaspora kosovara.