Kosovo. La KFOR ha rifiutato una richiesta serba di inviare poliziotti e militari in Kosovo

di Alberto Galvi

In seguito a una serie di scontri tra serbi e autorità kosovare, la missione della NATO in Kosovo ha rifiutato una richiesta del governo serbo di inviare fino a mille poliziotti e militari serbi in Kosovo. il presidente serbo Aleksandar Vucic ha criticato la KFOR per aver informato la Serbia della sua decisione alla vigilia del Natale cristiano ortodosso.
La risoluzione 1244 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite stabilisce che la Serbia può essere autorizzata, se approvata dalla KFOR, a stanziare il proprio personale ai valichi di frontiera, nei siti religiosi cristiani ortodossi e nelle aree a maggioranza serba.
Vucic ha detto che la risposta della KFOR alla richiesta della Serbia era attesa a causa del sostegno occidentale all’indipendenza del Kosovo. La Serbia ha invece fatto affidamento su Russia e Cina nel suo tentativo di mantenere la sua pretesa sul Kosovo, e insiste sul fatto che centinaia delle sue forze di sicurezza hanno il diritto di essere ridistribuite sul territorio ai sensi della risoluzione delle Nazioni Unite, cosa che aiuterebbe a ridurre le tensioni. Una posizione respinta con veemenza dal Kosovo e dai funzionari occidentali.
Il mese scorso, per la prima volta dalla fine della guerra, la Serbia ha chiesto di schierare truppe in Kosovo a seguito di un’ondata di scontri tra autorità kosovare e serbi del nord del Kosovo, dove costituiscono la maggioranza.
La tensione tra Kosovo e Serbia è salita alle stelle dopo che la polizia del Kosovo ha arrestato un soldato fuori servizio sospettato di aver sparato e ferito due giovani serbi di 11 e di 21 anni vicino alla città di Shterpce, alla vigilia del Natale ortodosso. La polizia ha fatto sapere che entrambe le vittime sono state portate in ospedale che non versano in pericolo di vita. Il sospettato è un membro delle forze di sicurezza del Kosovo, di etnia serba, di 33 anni. Un altro giovane sarebbe stato aggredito e picchiato da un gruppo di albanesi il 7 gennaio presto mentre tornava dalla chiesa.
La Chiesa ortodossa serba celebra il Natale il 7 gennaio per tre giorni secondo il calendario gregoriano. I serbi cristiani ortodossi in Kosovo si sono riuniti davanti alle chiese locali alla vigilia di Natale prima della mezzanotte.
Gli attacchi dovrebbero accrescere la sfiducia tra la maggioranza di etnia albanese e le circa 100mila persone di etnia serba che vivono in Kosovo. La metà dell’etnia serba vive nel nord del paese e la maggior parte di loro si rifiuta di riconoscere l’indipendenza del Kosovo, mentre i serbi che vivono in altre parti del paese, compreso Shterpce, riconoscono il governo di Pristina e partecipano alla vita politica.
Serbia e Kosovo vorrebbero avanzare verso l’adesione all’Ue, ma è necessario che prima normalizzino le relazioni. Nei prossimi giorni una delegazione statunitense visiterà la regione per aiutare a portare avanti i colloqui in fase di stallo mediati dall’Ue.