Kurdistan Iran. Leader dell’associazione per le minoranze condannata per ‘reati contro la sicurezza nazionale’

di Shorsh Surme

Zara Mohammadi, una giovane insegnante curda del Kurdistan dell’Iran (Rojhalat), è stata condannata degli ayatollah iraniani a 5 anni di carcere, colpevole soltanto per aver insegnato ai bimbi curdi la loro lingua madre. Per i mullah iraniani Zara ha compiuto un reato contro “la sicurezza nazionale”.
Infatti Zara Mohammadi è direttrice e co-fondatrice della Nojin Cultural Association, un’associazione è impegnata su varie attività sociali e culturali con diverse sedi nelle città curde nel Kurdistan Iraniano, tra cui Sanandaj, Kamyaran, Dehgolan, Saqqez, Baneh.
Il 23 maggio 2019 Mohammadi e altri due membri dell’associazione culturale Nojin sono stati arrestati di servizi di sicurezza dei Pasdaran (il corpo delle guardie della rivoluzione islamica), e in particolare Mohammadi è stata accusata di aver creato un gruppo che è “contro la stabilità e la sicurezza del regime” e condannata a cinque anni di prigione da una corte d’appello di Sanandaj.
Il 2 dicembre 2019, dopo sei mesi di carcere, Mohammadi era stata rilasciata su cauzione. Secondo Amnesti International è stata accusata di cosiddetti reati alla sicurezza nazionale “esclusivamente in connessione con il suo lavoro nel conferire potere ai membri emarginati della minoranza curda iraniana”.
Negli ultimi quattro decenni l’Iran ha sistematicamente preso di mira la popolazione curda sottoponendo a tutti i tipi di oppressione e violenza, che vanno dalla repressione linguistica, culturale, economica, sociale e politica al cambiamento demografico forzato e all’assimilazione forzata.
Il continuo abbandono economico delle regioni con ampie popolazioni minoritarie ha aumentato la povertà e l’emarginazione.
Soma Pour-Mohammadi, un membro dell’associazione culturale Nojin, sabato davanti al tribunale che ha condannato Zara l’ha difesa affermando che “Oggi, ci siamo riuniti per dire che Zara non è affatto sola. Lei è la cofondatrice dell’Associazione culturale Nojin e ha lavorato per 11 anni per realizzare gli obiettivi dell’associazione che includono i diritti delle minoranze”.
Zara diventerà il simbolo della lotta civile per la sopravvivenza della lingua e cultura curda, che i governi occupanti della Turchia, dell’’Iran, dell’Iraq e della Siria hanno sempre cercato di cancellare.