La Libia tra gli argomenti discussi da Macron e Conte a Napoli

di Vanessa Tomassini –

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte si è incontrato a Napoli con il presidente francese Emmanuel Macron per cercare di rilanciare le relazioni tra Italia e Francia nei settori della difesa, ricerca scientifica, cooperazione industriale ed europea, nonchè nel controllo congiunto dei flussi migratori.
La dichiarazione congiunta finale afferma che l’Italia e la Francia intendono rafforzare ulteriormente il loro ruolo guida nell’attuazione di nuove iniziative di difesa europee attraverso la cooperazione strutturata permanente (PESCO), il Fondo europeo di difesa (FES) e il futuro Fondo europeo per la pace (SEP). L’Italia e la Francia concordano anche nel continuare lo sviluppo di progetti di capacità congiunta nel settore della difesa e dello spazio, al fine di dotarsi di sistemi efficienti e pienamente interoperabili e di costruire una base industriale di tecnologia europea e difesa competitiva.
A lungo termine la stabilità del Mediterraneo e dell’Africa sub-sahariana rimane una priorità assoluta per l’Italia e la Francia, per la cui realizzazione è importante promuovere l’uso delle risorse energetiche della regione come fattore di inclusione e cooperazione geo-politica. La Francia è inoltre impegnata ad aumentare la sicurezza marittima, compresa la salvaguardia della libera navigazione nel Mediterraneo orientale, che è oggi lo scenario di crescenti tensioni tra Grecia, Egitto, Libia e Turchia, attraverso l’aumento dell’interoperabilità tra i rispettivi porti.
Per quanto riguarda la crisi libica, Italia e Francia sostengono fermamente il percorso definito dalla Conferenza di Berlino, per una soluzione pacifica al conflitto, guidata dalle Nazioni Unite, nel rispetto della sovranità e dell’integrità territoriale del Paese e condannando ogni interferenza esterna e violazione dell’embargo sulle armi delle Nazioni Unite. L’Italia e la Francia sono convinte che l’Unione europea debba superare la gestione delle emergenze in caso di crisi migratorie, promuovendo – come stabilito dai trattati – una politica concretamente europea in materia di migrazione e asilo, basata sulla solidarietà e sull’equa ripartizione delle responsabilità tra tutti gli Stati membri.
A tal fine i due paesi sosterranno l’assegnazione di risorse adeguate nel prossimo bilancio europeo per il 2021-2027 e la fornitura di regole funzionali per il loro utilizzo. Il sistema europeo di asilo dovrà essere ripensato secondo la logica della solidarietà e della responsabilità e dovrà garantire un efficace sistema di rimpatrio dei migranti irregolari, anche attraverso la firma di accordi di riammissione e politiche di incentivazione e disincentivo con i paesi terzi.