L’Arabia Saudita rinuncia al seggio al Consiglio di Sicurezza Onu

di Fabrizio Montagner

onu consiglio sicurezzaIl Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite “è incapace di porre fine alle guerre e trovare una soluzione ai conflitti”: con questa motivazione l’Arabia saudita ha ufficialmente rinunciato al seggio non permanente presso l’organismo sovranazionale, che il 17 ottobre le era stato proposto con l’elezione prevista.
Oltre al paese di Riad, sono stati votati per prossimi due anni anche Ciad, Nigeria, Cile e Lituania: il meccanismo prevede infatti di portare accanto ai 5 membri permanenti del Consiglio di Sicurezza (Francia, Russia, Cina, gran Bretagna e Stati Uniti), dieci paesi con seggio non permanente eletti per due anni, cioè cinque eletti in modo alterno un anno e cinque l’anno successivo.
Dietro alla scelta dell’Arabia Saudita vi sarebbe l’accordo raggiunto fra Russia e Stati Uniti sulla questione delle armi chimiche siriane, ovvero il mancato intervento a sostegno degli oppositori di Bashar al-Assad, legati a Riad e finanziati dalla stessa monarchia, come pure l’embrione di avvicinamento fra Stati Uniti ed Iran alla luce del nuovo corso politico innestato dalla politica di Hassan Rohani; proprio per la decisione degli Stati Uniti, tradizionalmente alleati dell’Arabia Saudita, aveva portato il ministro degli Esteri Saud al-Faisal a scegliere di non intervenire alla recente seduta generale dell’Assemblea delle Nazioni Unite.