Le banche centrali di Libia, Tunisia e Algeria insieme contro il finanziamento al terrorismo

di Vanessa Tomassini –

I governatori delle banche centrali di Libia, Tunisia e Algeria si sono incontrati ad Algeri per discutere su come coordinarsi e rafforzare la cooperazione nella lotta al finanziamento del terrorismo e crimini finanziari. All’incontro nella capitale algerina hanno partecipato Saddek Omar Ali Elkaber, governatore della Libyan Central Bank, Marwan Abbassi, governatore della Banca Centrale di Tunisia e Mohamed Lukal, governatore della Banca Centrale dell’Algeria. A controllare che il terrorismo non venga sovvenzionato attraverso attività illecite e per contrastare il riciclaggio di denaro ci pensa il Gruppo d’Azione Finanziaria Internazionale (GAFI), meglio noto con l’acronimo inglese FATF, che sta per Financial Action Task Force. Il GAFI rappresenta infatti il principale organismo internazionale attivo nel contrasto del riciclaggio, del finanziamento al terrorismo e della proliferazione delle armi di distruzione di massa, con la predisposizione delle cosiddette “40 Raccomandazioni”, un set di standard internazionali da rispettare da ciascuna banca nazionale alle quali nel 2001, in seguito agli attacchi terroristici dell’11 settembre a New York, si sono aggiunte 9 raccomandazioni speciali in materia di contrasto al finanziamento del terrorismo internazionale. Le linee guida proposte prevedono: attuare le convenzioni internazionali pertinenti, criminalizzare il riciclaggio di denaro e consentire alle autorità di confiscare i proventi del riciclaggio di denaro, implementare la due diligence dei clienti, come la verifica dell’identità, la tenuta dei registri e i requisiti di segnalazione delle operazioni sospette per gli istituti finanziari e le attività e le professioni non finanziarie designate (comprese le organizzazioni no-profit), stabilire un’unità di informazione finanziaria per ricevere e diffondere rapporti sulle transazioni sospette, e cooperare a livello internazionale nell’indagare e perseguire il riciclaggio di denaro. Oltre alle raccomandazioni “40+9”, nel 2000 il FATF ha pubblicato una lista di “Paesi o territori non cooperativi “, comunemente denominata lista nera del FATF che indica le giurisdizioni ritenute non collaborative, qualora si manifesti la mancanza di volontà o incapacità, a volte anche giuridica, di fornire ai funzionari delle forze dell’ordine straniere informazioni relative al conto bancario, ai record di intermediazione o l’identificazione del cliente o la proprietà di utili relativi a tali conti bancari e di intermediazione. La Libia è stata rimossa dalla lista il 20 febbraio 2018 e continua ad essere seriamente interessata coi paesi vicini a portare avanti la battaglia contro il terrorismo, non solo sul piano militare, ma anche su quello economico nonostante le sfide che attagliano l’ex colonia italica dal 2011.