Libia. Arrivano gli ambasciatori di Spagna, Gb e Francia. Haftar avanza su Bengasi

Notizie Geopolitiche –

al-serrajDue giorni dopo la visita del ministro degli Esteri italiano Paolo Gentiloni al premier del governo libico riconosciuto Fayez al-Serraj, gli ambasciatori di Spagna José Antonio Bordallo, Francia Antoine Sivan e Gran Bretagna Peter Millet sono giunti oggi nella capitale libica per riavviare le relazioni diplomatiche e riaprire le rispettive rappresentanze.
Il gesto ha lo scopo di mostrare sostegno al governo di al-Serraj, in una realtà che vede la parte “di Tobruk”, con a capo Abdullah al-Thinni, non aver ancora riconosciuto il governo di unità nazionale a causa delle resistenze dei deputati che continuano a far mancare il numero legale. La prossima votazione è prevista per il 18 aprile.
Fayez al-Sarraj è stato raggiunto dai diplomatici presso la base navale a ovest della città, dove è insediato il governo per motivi di sicurezza: era stato lo stesso Gentiloni ad auspicare il “ritorno delle missioni diplomatiche a Tripoli il più presto possibile e la ripresa dei collegamenti aerei diretti” con l’Italia.
Intanto a Bengasi continuano gli scontri tra i miliziani dell’Isis e i militari dell’esercito guidato da Khalifa Haftar, della parte “di Tobruk: i soldati stanno avanzando ora nel quartiere di al-Sabri, il quale rappresenta l’ultima roccaforte dell’Isis nella città, che quindi starebbe per essere presa.
Miliziani di Ansar al-Sharia hanno distrutto una motovedetta della Marina fedele “a Tobruk”, la quale stava perlustrando le acque per prevenire l’arrivo di armi ai miliziani dell’Isis.
La figura di Haftar, “capo dell’esercito”, continua ad essere osteggiata dagli oppositori “di Tobruk” in quanto il generale viene considerato al soldo di Washington, dal momento che nel 1987 venne fatto prigioniero dall’esercito ciadiano in occasione della “Guerra delle Toyota”, per poi essere prelevato dalla Cia e portato negli Usa, dove vi è rimasto fino al 2011. In quell’anno ricomparve in Libia per comandare la piazza di Bengasi nell’insurrezione che ha portato alla deposizione di Muammar Gheddafi.

Nella foto: Fayez al-Serraj.