Libia. Firmato l’accordo Onu per un cessate-il-fuoco a Tripoli

La Settima Brigata Fanteria dichiara di supportare la sospensione delle ostilità. Bilancio delle vittime aggiornato: 61 morti e 159 feriti dal 27 agosto ad oggi.

di Vanessa Tomassini

La Missione di Sostegno delle Nazioni Unite in Libia (UNSMIL) ha raggiunto un accordo per il cessate-il-fuoco a Tripoli, durante l’incontro tenutosi ad di al-Zawiya, vicino a Tripoli, del il Consiglio di Presidenza con il ministro dell’Interno, gli ufficiali militari, i leader dei vari gruppi armati, sotto gli auspici del rappresentante speciale Ghassan Salamé. Il vertice, fortemente voluto dalla comunità internazionale e dalle le istituzioni sociali libiche. L’accordo sottoscritto da tutte le parti prevede l’immediata interruzione delle ostilità, l’astensione dall’adottare qualsiasi azione che possa portare a scontri armati inclusi tutti i movimenti di forze, il rifornimento di munizioni o qualsiasi altra azione che potrebbe essere vista come generatrice di tensioni, l’impegno ad assicurare che i civili non siano messi a rischio e che i diritti umani siano rispettati secondo le leggi nazionali e internazionali, la protezione delle proprietà pubbliche e private, nonchè la riapertura dell’areoporto di Mitiga. I leader delle varie milizie si sono altresì impegnati affinchè tutti i gruppi sotto il loro comando osservino quanto stabilito (https://unsmil.unmissions.org/sites/default/files/agreement-english-agreement-4-september-2018.pdf).
A termine della riunione la Settima Brigata Fanteria al-Kaniat, unod ei gruppi protagonisti degli scontri di questi gioni nella capitale, ha dichiarato di supportare il cessate-il-fuoco precisando che l’accordo non risolve tutti i problemi di sicurezza a Tripoli, ma inizia ad impostare il quadro adeguato per individuare dlele soluzioni. Intanto il bilancio delle vittime è salito a 61 morti e 159 feriti di cui almeno 12 in gravi condizioni. La Missione, si apprende da un comunicato, si rivolgerà ad altre parti che hanno manifestato interesse ad aderire al cessate-il-fuoco ma che per vari motivi non hanno potuto partecipare all’incontro, e si impegna a continuare le agevolazioni per rafforzare e discutere le opportune misure di sicurezza nella capitale. L’inviato speciale Onu Ghassan Salamé continuerà a offrire buoni uffici e collaborerà con tutte le parti per raggiungere un accordo politico duraturo, accettabile per tutti per evitare ulteriori perdite di vite e per il bene del popolo libico. Nonostante l’accordo fonti locali riferiscono ancora di esplosioni casuali ieri sera nella zona dell’areoporto, Ain Zara e Spring Valley.

Nota Farnesina.
Il Ministro degli Affari Esteri Moavero Milanesi considera molto positive le prime notizie arrivate da Tripoli sul raggiungimento di un accordo per il cessate il fuoco nella Capitale della Libia. L’intesa è scaturita dalla riunione convocata sotto gli auspici del Rappresentante Speciale del Segretario Generale delle Nazioni Unite Ghassan Salamé, con il quale il Ministro ha parlato più volte e si è congratulato per gli sforzi profusi e la determinazione mostrata.
Si tratta di un accordo importante e significativo che prevede anche diverse altre misure tese a riportare maggiore sicurezza nella capitale, ivi inclusa la strategica riapertura del suo aeroporto civile di Mitiga.
Il fermo auspicio e l’impegno dell’azione diplomatica del Ministro e della Farnesina, nei confronti di tutte le parti in causa, è che a questo primo annuncio faccia immediatamente seguito un’effettiva cessazione definitiva delle ostilità e l’efficace applicazione dell’intesa raggiunta, soprattutto per porre fine alle sofferenze della popolazione civile. L’obiettivo concreto del governo italiano resta di aiutare quanto più possibile a ristabilire una situazione che consenta alla Libia di proseguire in una positiva evoluzione politica, sotto l’impulso delle Nazioni Unite.