Libia. Il Consiglio delle Tribù interviene per risolvere le tensioni di Wearshefana

di Vanessa Tomassini –

Il presidente del Consiglio delle Tribù libiche per la Riconciliazione, Muhammad al-Mobasher, intervistato in esclusiva dal nostro giornale ha indetto ieri una riunione allargata con la maggioranza degli anziani delle tribù della regione occidentale e parte del sud, coinvolgendo molte delle famiglie in un incontro che ha visto la partecipazione di circa 1.500 persone. Scopo del dibattito è stato quello di trovare una soluzione alla crisi e alla corruzione della città di Wearshefana, presa di mira dalle milizie occidentali di al-Juwaili, con il supporto del Governo di Accordo Nazionale di Fayez al-Serraj, che si è dimostrato per l’ennesima volta di non essere in grado di controllare la situazione.
Gli anziani delle tribù hanno deciso di attivare speciali forze di sicurezza e istituzioni militari al fine di garantire la riconciliazione all’interno dell’area. Hanno inoltre confermato un impegno congiunto di tutte le famiglie nella lotta contro tutti i tipi di reato, sia criminale che economico. Il Consiglio ha sottolineato l’importanza di agire per la riforma degli organi di giustizia, per lo sviluppo sociale e della pace in Libia. Gli anziani hanno preso le distanze da qualsiasi partito politico ed ha aggiunto che è fondamentale escludere l’intervento straniero. Secondo gli anziani infatti a Waershefana ci sarebbe stato il supporto di altri governi, che non hanno ancora chiare le priorità del Paese.
Il Consiglio delle Tribù per la Riconciliazione e il Concilio supremo di Wearshefana hanno condannato con forza le morti e le scorribande per opera del comandante Osama al-Juwaili con la partecipazione delle milizie occidentali. Il presidente al-Mobasher, infine, ha spiegato la presenza di così tante persone con “i timori delle componenti sociali che la Libia possa ritornare allo stadio iniziale”.