LIBIA. L’Isis attacca il campo petrolifero di Ras Lanuf

Notizie Geopolitiche –

libia isisI jihadisti dell’Isis hanno compiuto nuovi attacchi agli impianti petroliferi libici colpendo la zona dei terminal di Ras Lanuf. Ne ha dato notizia Conflict news, specificando che “l’Isis ha attaccato un oleodotto vicino a Ras Lanuf, due cisterne sono in fiamme”.
I serbatoi interessati dall’azione terroristica sono della Harouge Oil Operations, una join venture della Noc (compagnia di Stato libica) e della PetroCanada
In realtà gli impianti del grande complesso di Ras Lanuf, uno dei principali del paese, sono soggetti a continui attacchi da settimane, ma quello di oggi è stata senza dubbio un’iniziativa clamorosa per i danni provocati e la determinazione dimostrata dai jihadisti.
Tra l’altro in mattinata l’Isis era riuscito a respingere un’offensiva dei militari libici “di Torbuk” nell’area di Derna.
L’impianto di Ras Lanuf ha comunque sospeso la sua attività dal dicembre 2014 a causa degli scontri fra le milizie tribali, che già avevano comportato il danneggiamento di 32 depositi.
Il 5 gennaio i jihadisti avevano cercato di prendere l’impianto di Sidra, ma erano stati respinti dalle guardie, che nell’azione avevano perso 18 uomini.
L’Intenzione del “califfato” è quella di prender il controllo di pozzi e impianti di raffinazione per colpire la Libia al delicato tendine della produzione e quindi contrabbandare, come sta succedendo in Siria e in Iraq, il petrolio per finanziare la lotta armata.
L’Isis controlla quasi 300 chilometri di costa, da Sirte a Ben Giauad (Ben Jawad) nel centro del Paese, da Derna a Bengasi, dove però resistono e contrattaccano gli uomini di Khalifa Haftar.