Libia. Migranti: l’Ue pensa ad un blocco navale e a droni contro i trafficanti

di Marco Pugliese

Fino a qualche tempo addietro parlare di blocco navale nel Mediterraneo sembrava impossibile. Nelle ultime settimane invece da più parti in seno all’Ue prende sempre più corpo questa ipotesi, tanto che esiste una bozza, denominata “Piano B”, che sarà illustrata al summit di Malta il 3 febbraio prossimo.
In cosa consiste esattamente? In sintesi i trafficanti verranno bloccati ancor prima di partir dai porti libici attraverso una “line of protection”, di fatto un blocco navale formalmente libico ma in realtà gestito dalla Marina militare italiana ed in minima parte maltese. La nostra Marina del resto negli ultimi tre mesi ha completato il proprio upgrade ed il proprio tonnellaggio e può tranquillamente supportare tale operazione. L’idea vede un pattugliamento nelle acque libiche misto (Marina libica e Ue) utile ad individuare eventuali partenze e segnalare il tutto alla flotta italiana, che imbarcherà anche operatori europei. A quel punto ci saranno due procedure, di cui la prima, con i barconi già in acqua, per cui verranno salvati gli occupanti che verranno però trasferiti in Libia (o Tunisia ), dopodiché si distruggerà il barcone. La seconda invece prevede un doppio intervento con droni ed Aeronautica (italiana probabilmente), i quali segnaleranno alle forze speciali (italiane ed inglesi) che interverranno direttamente sulla costa con elicotteri d’assalto e sbarchi anfibi al fine di distruggere i mezzi dei trafficanti e basi logistiche, tagliando di fatto le gambe al business dei trafficanti.
Tali interventi saranno coordinati direttamente dal comando marittimo itinerante che verrà creato ad hoc. Oltre a ciò verranno addestrate le forze libiche, elemento necessario quale presupposto per creare la condizione legale d’intervento, visto che formalmente dovrà essere il governo libico a chiedere la missione: esse saranno da utilizzarsi in un secondo momento per gestire la sicurezza dei confini via terra. Il progetto è da tempo nei cassetti della Pesc Ferderica Mogherini, che infatti ha spinto molto al completamento della flotta della Marina Militare.
In sintesi la missione Sophia sarà di supporto ma attiva nel bloccare gli arrivi sulle coste italiane, verrà portato in Italia solo chi avrà i requisiti “di rifugiato”. Il ministro dell’Interno Marco Minniti nel suo ultimo viaggio in Libia di fatto ha spiegato a chiare lettere quest’aspetto.
L’Italia sarà in prima linea e coordinerà la missione, che sarà finanziata per circa metà dalla Ue (che preferisce utilizzare le esperienza italiana ed inglese. La Nato inoltre metterà a disposizione il supporto aereo ed eventuali basi, sempre però utilizzando mezzi italiani. Ufficialmente il dispositivo avrebbe in prima linea le forze libiche, col sostegno europeo.
Il tutto verrà appunto ratificato il 3 febbraio a Malta e in questi giorni il piano sarà illustrato dalla Mogherini in Commissione europea, con il supporto della cancelliera tedesca Angela Merkel e dei paesi del gruppo di Visegrad (Polonia, Ungheria, Repubblica Ceca e Slovacchia), paesi che sono contrari alla redistribuzione dei migranti. L’operazione verrà finanziata con i 200 milioni dell’ Africa Trust Fund, disegnato da Bruxelles per chiudere accordi stile il Migration Compact. L’Ue quindi dopo aver blindato i confini ad est, ci prova in mare.
Perché questa celerità dopo tre anni d’immobilismo? Per due motivi, ovvero perché si stima che sia pronto a partire un milione di persone e perché un’Ue immobile darebbe linfa a forze anti-europeiste, come quella di Marine Le Pen in Francia.
Il 2017 appare l’anno della svolta, per quanto rimanga solo qualche dubbio. Bloccato il flusso libico come ci si comporterà con le partenze dalle coste tunisine ad algerine? La Tunisia rappresenta un problema. Il paese è stabile ma l’equilibrio appare precario. Tunisi ha già informato Roma e Bruxelles con un dispaccio : “ Siamo disposti a chiedere l’intervento europeo per gestire i nostri confini”.
Il dado sembra tratto, il 3 febbraio sapremo se Bruxelles guaderà il Rubicone.