Libia. Offensiva di Haftar su Gharian

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Arrivano notizie contrastanti dalla Libia, per la precisione da Gharian, città conquistata e poi persa in giugno dai militari del generale “di Tobruk” Khalifa Haftar.
Il militari del Libyan National Army (Lna) di Haftar hanno lanciato una massiccia offensiva sulla città situata ad una quarantina chilometri a sud di Tripoli, avrebbero conquistato il sobborgo di Ghout El Rih grazie all’intervento dell’aviazione; il canale Libya al-Ahrar ha riferito che all’ospedale di Gharian sono arrivati a seguito di asperrimi scontri i cadaveri di 12 militari del governo riconosciuto dall’Onu tra cui il comandante Walid Al Bachir Belhaj, oltre ad una ventina di feriti.
Un comunicato dei militari che difendono Gharian ha tuttavia reso noto che l’attacco è stato respinto, per cui le notizie sono ancora frammentarie e contrastanti.
L’offensiva di Haftar per conquistare Tripoli ha preso il via il 4 aprile e si sarebbe dovuta concludere il 5 maggio, ma l’opposizione dei regolari, sostenuti da varie milizie tra cui quella della potente tribù di Misurata ha costretto gli attaccanti ad una posizione di stallo.
Haftar, che è sostenuto apertamente da Emirati Arabi Uniti, Arabia Saudita ed in modo meno palese dalla Francia, sta muovendo la sua guerra personale sia per mettere le mani sulla Banca Centrale Libica, il cui denaro sarebbe necessario per stabilizzare il governo “di Tobruk” e nel contempo pagare le spese militari, sia perché è stato escluso dal governo riconosciuto dove avrebbe voluto ricoprire il ruolo di ministro della Difesa. Il generale non è ben visto dai miliziani di Tripoli in quanto considerato al soldo degli Usa: durante la guerra contro il Ciad del 1987, la cosiddetta “Guerra delle Toyota”, Haftar fu fatto prigioniero salvo poi essere prelevato dalla Cia e portato negli Usa fino al 2011, quando comparve per guidare la piazza di Bengasi contro Gheddafi. Negli Usa abitava a Langley, ad un chilometro dalla sede della Cia.