Migranti: centri in Germania per rispedire in Italia e Grecia i richiedenti asilo

Anche l’Austria pronta a sigillare le frontiere.

di Guido Keller

E’ ancora caos migranti in Europa, dopo l’accordo trovato in extremis tra la cancelliera tedesca Angela Merkel e il ministro dell’interno Horst Seehofer. In Germania è disinnescata la minaccia della crisi di governo, ma l’effetto a catena che si è avviato sta portando ad un tappo al confine del Brennero che le autorità italiane saranno chiamate a gestire non senza fatica.
Seehofer aveva dato a Merkel una sorta di ultimatum per la chiusura delle frontiere a migranti e richiedenti asilo, e già a Bruxelles, in occasione del Consiglio europeo, Merkel aveva parlato di rimandare i richiedenti asilo nei paesi dove sono stati registrati per la prima volta, nella fattispecie in Italia e in Grecia. La cosa è a dire il vero prevista nella contestata (ma firmata anche dall’Italia) Intesa di Dublino, ma è evidente che da quell’accoglienza trionfale del 2015 di un milione di richiedenti asilo, con tanto di pacchi dono all’arrivo in stazione, le cose nella Germania della cancelliera sono ben cambiate.
Così Merkel, che ha parlato di “buon compromesso” e di “accordo sostenibile” raggiunto con il CDU Seehofer, ha avallato i “centri transito” da dislocare lungo i confini non solo per i richiedenti asilo che verranno, ma anche per quelli che già si trovano in Germania. Il tutto nonostante nel governo “Groko” vi sia anche la Spd, la quale al momento si è limitata ad arricciare il naso anche perché la caduta del governo potrebbe comportare un ulteriore rafforzamento delle destre estreme quali la Afd (Alternative fuer Deutschland), che proprio sul tema dei migranti non scherza.
La cosa ha fatto scattare il governo di centrodestra austriaco guidato dal cancelliere Sebastian Kurz (OeVP), il quale ha convocato i colleghi di governo Heinz-Christian Strache (vicecancelliere, FPOe) e Herbert Kickl (ministro dell’Interno FPOe): i tre hanno comunicato che “Se questo accordo (Merkel – Seehofer, ndr) dovesse diventare la posizione del governo tedesco, ci vedremmo costretti ad agire per evitare svantaggi per l’Austria e la sua popolazione. L’Austria è pronta ad adottare misure in particolare per proteggere i suoi confini meridionali”, nella fattispecie la Slovenia e Italia. “Le considerazioni tedesche – continua la nota – dimostrano ancora una volta quanto sia importante una protezione europea comune delle frontiere esterne. Si conferma la posizione austriaca, per cui un’Europa senza frontiere interne è possibile solo in presenza di frontiere esterne funzionanti”. Pronti a sigillare il Brennero quindi, e l’Italia del respingimento delle navi delle ong (la maggior parte dei migranti arriva con la Guardia Costiera) e della chiusura dei porti, si ritroverà ora con la chiusura delle frontiere a nord e con il doversi riprendere un numero consistente di richiedenti asilo.
Il premier italiano Giuseppe Conte ha fatto sapere in più occasioni di non aver sottoscritto nessun accordo con Merkel, ma fino a quando l’Intesa di Dublino, sottoscritta sia dal governo Berlusconi che da quello Letta, resterà in piedi, l’Italia sarà chiamata ai suoi adempimenti.