MOZAMBICO. Tensioni fra la Renamo e il Frelimo: arrestato il portavoce di Dhlakama

di Enrico Oliari

Dhlakama alfonsoNonostante la firma degli accordi di pace fra la Renamo e il Frelimo, che hanno permesso le elezioni che hanno portato alla presidenza del paese Filipe Nyusi (1.051.921 voti, pari all’61.67%), sono improvvisamente riprese le tensioni fra le due formazioni politiche che, lo ricordiamo, agli inizi degli anni Ottanta si tradussero in una furiosa guerra civile che costò oltre un milione di morti di cui il 95% civili; allora fu la Comunità di Sant’Egidio a mediare per la pace e a portare a Roma le parti per raggiungere, nel 1992, una tregua duratura.
E’ accaduto oggi che la polizia ha tratto agli arresti Antonio Muchaga, portavoce del leader della Renamo Afonso Dhlakama, accusato di incitare alla violenza nella protesta contro i risultati del voto annunciati lo scorso 30 dicembre.
In realtà uno degli elementi di discordia è il mancato inserimento nelle file dell’esercito dei miliziani della Renamo, cosa prevista dagli accordi del 5 settembre, come pure il fatto che, stando a quanto denuncia la Renamo, Maputo starebbe ammassando truppe nel centro del Paese e in particolare nei pressi di Mangunde, dove risiede il leader del partito Alfonso Dhlakama (alle elezioni 526.984 voti, pari al 30,89%). La Renamo ha già fatto sapere che se il Frelimo, di cui Nyusi è esponente, non riuscirà a formare un governo di coalizione che lo comprenda, provvederà a crearne uno parallelo.
In settembre erano stati il vice ministro dell’Economia Carlo Calenda, don Matteo Zuppi, della Comunità di Sant’Egidio e l’ambasciatore d’Italia, Roberto Vellano, a raggiungere Dhlakama nel suo rifugio su Gorongosa e nell’incontro il leader della Renamo aveva accettato di tornare nella capitale e a consentire elezioni pacifiche, a patto del rispetto degli accordi da parte del Frelimo.
Nell’ottobre del 2013 la Renamo (Resistenza nazionale mozambicana, di orientamento conservatore) ha denunciato il mancato rispetto degli accordi da parte del Frelimo (Fronte di liberazione del Mozambico, di ispirazione socialista) e l’esercito, espressione del partito al potere, ha attaccato la Renamo sul monte Gorgongosa: i colloqui sono ripresi in extremis, quando ormai sembrava scontata la ripresa della guerra civile.
Il 19 luglio scorso l’ad di Eni Claudio Descalzi, che era a Maputo con il premier Matteo Renzi, ha affermato a che “L’Eni ha fatto in Mozambico la più grande scoperta di gas della sua storia”, ovvero “2.400 miliardi di metri cubi di gas che consentirebbero di soddisfare il bisogno degli italiani per 30 anni”.

Nella foto: il leader della Renamo Alfonso Dhlakama