Nagorno Karabakh: risponde l’ambasciatore dell’Azerbaijan Vaqif Sadiqov

Direttore Oliari,

sadiqov vaqifIn relazione al vostro articolo del 22 Dicembre 2015, a firma di Giuliano Bifolchi, dal titolo “Nagorno-Karabakh, conflitto non risolto. La parola al ministro degli Esteri Mirzoyan“, inviamo questa breve nota, di cui chiediamo la pubblicazione.
Vorremmo precisare, in primo luogo, che riteniamo molto spiacevole che la vostra testata abbia pensato di poter dare la parola al rappresentante di un’entità illegale, sorta brutalmente sui territori dell’Azerbaigian, occupati militarmente dall’Armenia da oltre 20 anni. Questo appare come il tentativo di legittimare una realtà che non ha nulla di legittimo, o di legale, o di internazionalmente valido.
Per quanta concerne i particolari del conflitto del Nagorno-Karabakh tra Armenia ed Azerbaigian, rimandiamo all’intervista “Lo slancio dell’Azerbaijan verso l’Europa. E la ferita del Nagomo Karabakh. Intervista all’Ambasciatore Sadiqov“, in cui è possibile conoscere origine storiche e attualità del conflitto, così come i documenti internazionali a sostegno dell’integrità territoriale dell’Azerbaigian.
Una nota anche in merito alla mappa, utilizzata nell’intervista al “così detto” ministro degli esteri del Nagorno-Karabakh. Vorremmo evidenziare che l’unica mappa valida, quando si parla del Conflitto del Nagorno-Karabakh tra Armenia ed Azerbaigian, è quella che alleghiamo.

Vaqif Sadiqov
Ambasciatore della repubblica dell’Azerbaijan

Ambasciatore Sadiqov,

Oliari enricotrattandosi Notizie Geopolitiche di una testata indipendente, si è voluto affrontare in modo completo il difficile tema del Nagorno Karabak, tanto che, come abbiamo precisato nella nota all’articolo del dott. Bifolchi, abbiamo dato ampio spazio alle diverse posizioni: armena, azerbaijana e del Nagorno Karabakh.
Notizie Geopolitiche non ha ne’ gli strumenti ne’ il ruolo ne’ lo scopo ne’ la volontà di dare ragione all’una o all’altra parte, specialmente perché si tratta di un conflitto, per cui vi sono fisiologicamente posizioni in antitesi.
Il fine della nostra testata è fare informazione, toccare, in questo caso, un dramma spesso e ingiustamente dimenticato. Personalmente ritengo che i conflitti non possano essere risolti, ma possono essere gestiti, e questo mi sento di augurare anche per quell’angolo di mondo.
Il fatto che la nostra “testata abbia pensato di poter dare la parola al rappresentante di un’entità (che nella missiva definisce) illegale”, risponde ad uno dei capisaldi della nostra Costituzione, che è la libertà di informazione, la quale si traduce per il cittadino nel diritto di essere informato.

Enrico Oliari
Direttore Notizie Geopolitiche

Nagorno Karabakh fuori

 Le regioni al di fuori della zona del Nagorno-Karabakh prima dell’occupazione

Regione

Occupato

Territorio (kmq)

Popolazione

Lachin 18.5.1992 1.835 64.900
Kelbajar 2.4.1993 3054 67.500
Aghdam 23.7.1993 1.154 160.000
Fuzuli 23.8.1993 1.386 142.000
Jebrayil 23.8.1993 1.050 62.000
Gubatly 31.8.1993 802 35.000
Zangelan 28.10.1993 707 38.000

 

Distruzioni causate dall’aggressione

dell’Armenia contro l’Azerbaijan

Insediamenti 890
Case 150.000
Edifici pubblici 7.000
Scuole 693
Asili 855
Strutture danitarie 695
Librerie 927
Templi 53
Palazzi storici 9
Monumenti storici e musei 464
Oggetti museali 40.000
Imprese industriali e agricole 6.000
Autostrade 800 km
Ponti 160
Acquedotti 2.300 km
Gasdotti 2.000 km
Linee di energia elettrica 15.000 km
Foreste 280.000 ha
Campi coltivabili 1.000.000 ha
Sistemi d’irrigazione 1.200 km
Danno complessivo stimato > 60 mld dlr

 

Rifugiati e migrati forzati nell’Azerbaijan

Rifugiati dall’Armenia 250.000
Migrati forzati dai territori occupati 760.000
Totale 1.010.000

 

Territori occupati  dell’Azerbaijan

Regione del Nagorno Karabakh prima dell’occupazione

Territorio 4.388 sq. Km
Popolazione 189.085
Armeni 145.450 (76,9%)
Azerbaigiani 40.688 (21,5%)
Altri 2.947 (1,6%)
Estensione dei confini 485 km

 

Vittime azerbaijane dell’aggressione armena

Uccisi 20.000
Disabili 50.000

 – Tabelle, fonte: Ambasciata dell’Azerbaijan a Roma –