Nato. Al via i colloqui con la Russia sulla questione Ucraina

di Enrico Oliari

Al fine di arrivare a una de-escalation sulla questione Ucraina si sono incontrate oggi a Bruxelles le delegazioni di Nato e Russia. Sul tavolo il dislocamento di almeno 100mila militari russi con l’artiglieria e mezzi pesanti nei pressi del confine ucraino, in particolare nelle aree di Yelnya, Boyevo e Persianovka, per cui Kiev ma anche la stessa Nato paventano un’invasione.
In realtà sia l’annessione della Crimea del 2014 che la crisi del Donbass, ancora in corso, si spiegano con la risposta del Cremlino all’iniziativa dell’occidente di portare nella propria orbita l’Ucraina, cosa che di fatto completerebbe l’accerchiamento militare graduale del confine occidentale russo, fatta eccezione per il tratto bielorusso.
Per il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg quella di oggi “è un’occasione di dialogo in un momento di crisi per la sicurezza europea, e quando la tensione si alza è importante sederci attorno allo stesso tavolo e affrontare le nostre preoccupazioni”.
Difficilmente tuttavia la riunione andrà oltre le buone intenzioni, anche perché la minaccia delle sanzioni non spaventa il Cremlino, come pure quelle introdotte fino ad oggi altro non han fatto se non avvicinare la Russia alla Cina.