Niger. L’Ecowas rinvia la riunione a causa delle condizioni del presidente arrestato Bazoum

di Alberto Galvi

E’ stato rinviato a tempo indeterminato un incontro di emergenza tra le nazioni dell’Africa occidentale sul colpo di Stato in Niger a causa delle preoccupazioni per la salute del presidente Mohammed Bazoum, agli arresti domiciliari a seguito del colpo di Stato del 26 luglio.
I membri dell’ECOWAS (Cooperazione economica delle nazioni dell’Africa occidentale) si sarebbero dovuti incontrare ieri nella capitale ghanese Accra per discutere su come affrontare la crisi del Niger, dopo aver approvato il dispiegamento di una forza di supporto per ripristinare l’ordine costituzionale.
Il ministro degli Esteri del Niger, Hassoumi Massaoudou, ha negato che l’intervento militare proposto dall’ECOWAS in Niger verrebbe ad essere una guerra contro il popolo, parlando di operazione di polizia contro i sequestratori.
L’ECOWAS ha chiuso i confini con il Niger, senza sbocco sul mare, bloccando le importazioni necessarie in uno dei paesi più poveri del mondo. In un precedente vertice l’ECOWAS aveva avvertito della possibilità di un intervento militare e aveva fissato il 6 agosto come termine ultimo ai militari per ripristinare la democrazia e liberare Bazoum. Tuttavia allo scadere del termine non è seguita alcuna azione militare.
Da allora i golpisti hanno nominato un gabinetto di 21 membri, che si è riunito per la prima volta lo scorso 11 agosto.
Bazoum è stato visto dal suo medico, che gli ha anche portato cibo per lui e la famiglia.