Obama riconosce la sua responsabilità per la sconfitta democratica

di Manuel Giannantonio

obama serio grandeWashington – Il presidente americano ha ammesso il proprio fallimento dopo la débacle del suo partito alle elezioni legislative, ricordando però il bilancio positivo sul piano economico. Il Barack Obama ha riconosciuto il suo fallimento nel convincere l’elettorato americano. Un fallimento che è costato la sconfitta del partito democratico alle elezioni di MidTerm. “Devo riconoscere le mie responsabilità” in questa sconfitta, ha dichiarato alla Cbs un presidente conscio del colpo ricevuto. Obama ha risposto a domande sulle dichiarazioni di un alto responsabile democratico del senato che ha attribuito all’impopolarità del presidente le ragioni della vittoria repubblicana. Il popolo in effetti ha espresso solo il 40% delle preferenze per il versante democratico, dato che è costato la sconfitta al Congresso. Una sconfitta che condizionerà inevitabilmente i prossimi due anni dell’amministrazione che vedranno necessariamente il Obama costretto a compromessi con la storica controparte.
“Credo che non siamo riusciti a spiegare agli Americani quello che stiamo cercando di fare e perché stiamo procedendo nella buona direzione, ciò costituisce un fallimento politico che dobbiamo correggere. Dobbiamo tendere la mano all’opposizione e cercare di persuadere finché è possibile”, ha promesso Obama.
Sei anni dopo la sua trionfale conferma contro Mitt Romney, Barack Obama si ritrova con la maggioranza repubblicana al Congresso dopo decenni. I Repubblicani hanno ripreso martedì il Senato e confortato la loro maggioranza alla Camera, eleggendo anche governatori negli Stati che non vedevano i colori repubblicani da tempo. Un ulteriore segno della grande sconfitta.
“Le persone hanno la percezione che le cose non funzionino, anche se non ci sono dubbi che l’economia sia nettamente migliorata”, ha insistito il 44° presidente americano. Obama ha colto l’occasione per ricordare il tasso di disoccupazione al 5,8% e la creazione di 200mila posti di lavoro nel mese di ottobre e più di 10 milioni di nuovi impieghi dal suo arrivo alla Casa Bianca. Periodo in cui dovette confrontarsi con la più grave recessione dagli anni 30.