di C. Alessandro Mauceri –
Ogni due secondi nel mondo una persona sotto i 70 anni muore a causa di una malattia non trasmissibile (NCD). Sono circa 41 milioni i morti ogni anno per questo tipo di patologie, il 74% di tutti i decessi a livello globale. Come sempre ad essere particolarmente colpiti sono i Paesi a basso e medio reddito (LMIC) che rappresentano l’86% di queste morti premature.
Buona parte di queste morti potrebbero essere evitate (o ritardate) grazie a cure o misure preventive. A confermarlo è uno studio dell’OMS, l’Organizzazione mondiale della sanità. Il rapporto Invisible Numbers parla di questa situazione come una delle grandi sfide per la salute.
Gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile prevedevano di ridurre di un terzo le morti premature dovute a malattie non trasmissibili entro il 2030, ma solo pochi Paesi saranno in grado di raggiungere questo risultato. “I dati dipingono un quadro chiaro. Il problema è che il mondo non lo guarda”, affermano i ricercatori. Il rapporto vuole diventare la base di analisi per il primo gruppo di capi di stato incentrato sulla prevenzione delle malattie non trasmissibili o NCD, presieduto da Nana Akufo-Addo, presidente del Ghana. Le persone “capiscono istintivamente perché le NCD sono importanti per gli individui e le famiglie… Ma questa comprensione delle conseguenze sulla salute individuale non si è tradotta in un’azione adeguata, né a livello nazionale né globale”, si legge nel documento.
Malattie cardiache, cancro, diabete, malattie respiratorie ogni anno causano la morte di decine di milioni di persone sotto i 70 anni. Circa un decesso su sei è dovuto al cancro, uno su 13 a malattie respiratorie croniche e uno su 28 è causato dal diabete. Sono le malattie cardiovascolari (malattie cardiache e ictus) ad uccidere più persone di qualsiasi altra: una morte su tre è riconducibile a queste cause. Ancora una volta emergono differenze sostanziali tra Nord e Sud del mondo. “Due terzi delle persone con ipertensione vivono nei LMIC (i Paesi a basso e medio reddito, ndr.), ma quasi la metà delle persone con ipertensione non sa nemmeno di averla”, hanno detto i ricercatori. Note anche molte delle cause di queste malattie: il tabagismo, la cattiva alimentazione, l’uso eccessivo di alcol e l’inattività fisica. Ogni anno, più di 8 milioni di decessi sono attribuiti al consumo di tabacco; altrettanti quelli causati da diete malsane.
“Le malattie non trasmissibili minano lo sviluppo sociale e sono un ostacolo per lo sviluppo globale”, ha affermato Bente Mikkelsen, direttore del gruppo Malattie non trasmissibili presso l’OMS. “I leader mondiali hanno riconosciuto l’importanza fondamentale delle malattie non trasmissibili negli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, SDGs, con l’obiettivo di ridurre di un terzo la morte prematura per malattie non trasmissibili entro il 2030. Ma attualmente, solo 14 dei 194 Paesi a livello globale sono sulla buona strada per raggiungere questo obiettivo”. Mikkelsen non ha usato mezzi termini quando ha detto che le persone più povere, in particolare donne e giovani, sono spesso prese di mira in modo aggressivo dall’industria per l’uso di tabacco e alcol, fattori di rischio chiave per le malattie non trasmissibili: “Milioni di persone non hanno accesso alla prevenzione, alle cure e alle cure che potrebbero salvare vite umane o restituire anni di vita”, ha detto.
Insieme al rapporto è stato pubblicato un portale contenente gli ultimi dati globali su malattie non trasmissibili, i fattori di rischio e l’attuazione delle politiche per 194 Paesi. Leanne Riley, tra gli autori del rapporto, ha sottolineato che se lo si volesse si potrebbero ottenere risultati notevoli. Ha portato come esempio il Ruanda con il lancio del vaccino contro l’HPV per combattere il cancro cervicale. Nel 2011, il Ruanda è diventato il primo Paese africano a introdurre un programma nazionale di vaccinazione contro l’HPV. Quello della prevenzione è un tema importante. Peccato che, secondo i dati, solo il 5% degli aiuti esterni per la salute nei LMIC venga destinato a misure di prevenzione o al controllo delle malattie non trasmissibili. “Questo rapporto conferma ciò che sospettavamo da tempo: che le malattie croniche stanno ora iniziando a superare le malattie infettive come principale motore di malattie e decessi principalmente prevenibili nei Paesi a basso e medio reddito”, ha affermato Katie Dain, CEO di NCD Alleanza. “Abbiamo urgentemente bisogno di un importante ripristino dei finanziamenti e della salute pubblica da parte dei governi nazionali e della comunità sanitaria globale prima che sia troppo tardi”. “L’imperativo di agire è chiaro e urgente”, ha detto Dain. “Le malattie non trasmissibili costeranno più sofferenze e vite in questo decennio rispetto a qualsiasi altro problema di salute. Questo prosciugherà l’economia globale e ostacolerà il capitale umano, alimenterà e sarà alimentata dalle crescenti disuguaglianze nei nostri Paesi e nel mondo e minerà qualsiasi sforzo per garantire che il mondo sia meglio preparato per le future pandemie dopo Covid”. L’inazione e la paralisi non sono un’opzione praticabile. Eppure quasi nessuno ne parla.