ONU. 15 Paesi occuperanno i posti vacanti del HRC dal 1 gennaio 2021

di Alberto Galvi

I 193 membri dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite hanno eletto i 15 Paesi che dovranno occupare i posti vacanti come membri del HRC (Human Rights Council) per un periodo di tre anni e che non possono essere rieletti immediatamente dopo aver scontato due mandati consecutivi. L’HRC è un organismo intergovernativo all’interno del sistema Onu e si riunisce presso l’Ufficio delle Nazioni Unite a Ginevra.
I 47 Paesi membri del Consiglio sono distribuiti come segue: Africa 13 seggi, Asia-Pacifico 13 seggi, America Latina e Caraibi 8 seggi, Europa occidentale e altri Stati 7 seggi ed Europa orientale 6 seggi.
L’Assemblea Generale ha eletto a scrutinio segreto i seguenti 15 membri dell’HRC che sono: Bolivia, Gran Bretagna, Cina, Cuba, Francia, Gabon, Costa d’Avorio, Malawi, Messico, Nepal, Pakistan, Russia, Senegal, Ucraina e Uzbekistan.
Questi Paesi occuperanno il loro seggio per tre anni a partire dal 1° gennaio 2021 e sono suddivisi nelle seguenti regioni: gruppo America Latina e Caraibi 3 seggi, gruppo Africa 4 seggi, gruppo dell’Europa occidentale altri Paesi 2 seggi, gruppo dell’Europa orientale 2 seggi e gruppo Asia e Pacifico 4 seggi.
Codesti Stati sostituiranno dal 1 gennaio del 2021 Angola, Repubblica Democratica del Congo, Nigeria, Senegal, Afghanistan, Nepal, Pakistan, Qatar, Slovacchia, Ucraina, Cile, Messico, Perù, Australia e Spagna.
Gli altri Paesi membri dell’HRC sono: Argentina, Bahamas, Brasile, Uruguay, Venezuela, Austria, Danimarca, Germania, Italia, Olanda, Bahrain, Bangladesh, Fiji, India, Indonesia, Giappone, Isole Marshall, Filippine, Corea del Sud, Armenia, Bulgaria, Repubblica Ceca, Polonia, Burkina Faso, Camerun, Eritrea, Libia, Mauritania, Namibia, Somalia, Sudan e Togo.
Nelle votazioni l’unico gruppo contestato è stato quello dell’Asia-Pacifico, che ha visto l’Arabia Saudita non conquistare uno dei quattro seggi disponibili contro Cina, Pakistan, Nepal e Uzbekistan.  I gruppi per i diritti umani hanno fortemente criticato molti dei nuovi membri per avere precedenti molto discutibili su quelle tematiche come Cina, Russia e Cuba.
La presenza in questa organizzazione di moltissimi Paesi che nella loro recente storia hanno chiaramente violato i diritti umani fa capire la debolezza delle Nazioni Unite in quanto non può interferire con gli affari interni di un Paese per frenare gli abusi di un governo che viola in maniera sistematica i diritti umani.
All’interno delle Nazioni Unite l’unico organismo con poteri di intervento è il Consiglio di Sicurezza composto da 15 membri, che però prevede il diritto di veto dei 5 Paesi membri permanenti, cioè Cina, Russia, Usa, Regno Unito e Francia per bloccare una risoluzione.