Perù. Morto Guzman, leader di Sendero Luminoso

di Alberto Galvi

A seguito di una lunga malattia è morto in un ospedale militare peruviano Abimael Guzmán, leader e fondatore di Sendero Luminoso, organizzazione che ha portato il Perù in una sanguinosa lotta di stampo maoista.
Sendero Luminoso è cresciuto fino a 10mila combattenti armati prima della cattura del suo leader a Lima da parte un gruppo speciale di intelligence della polizia peruviana, sostenuta dagli Usa. Da allora è stato trattenuto in una prigione militare costruita appositamente.
Guzman fu un ex professore di filosofia che decise di portare il comunismo maoista in Perù attraverso la lotta di classe, che lanciò nel 1980. Inoltre sostenne una rivoluzione contadina in cui i ribelli avrebbero prima ottenuto il controllo della campagna e poi avrebbero raggiunto le città. Venne catturato nel 1992 dopo aver lanciato un’insurrezione contro lo Stato peruviano nel 1980; è stato accusato di aver guidato numerosi attentati e omicidi negli anni successivi. Dopo la cattura Guzman è stato condannato all’ergastolo; nel 2018 venne condannato a un secondo ergastolo per un attentato con un’autobomba a Lima del 1992, dove morirono 25 persone.
Il movimento capeggiato da Guzmán dichiarò la lotta armata alla vigilia delle elezioni presidenziali in Perù nel maggio 1980, il primo voto democratico dopo 12 anni di governo militare.
Nel momento in cui Guzman chiese i colloqui di pace, un anno dopo il suo arresto, la violenza della guerriglia aveva causato decine di migliaia di vittime in Perù, sfollato almeno 600mila persone e causato danni per circa 22 miliardi di dollari. Si stima che circa 69mila persone, per lo più nell’entroterra peruviano, siano state uccise tra il 1980 e il 2000.
Gli obiettivi principali dei militanti di Sendero Luminoso erano quelli di bombardare ponti, fabbriche nelle campagne e torri elettriche. Inoltre assassinavano sindaci e massacravano gli abitanti dei villaggi. Negli ultimi anni dell’insurrezione le azioni con bombardamenti indiscriminati avevano preso di mira i civili a Lima.
Dopo la cattura di Guzman Sendero Luminoso è stato gravemente indebolito e per questo ha intavolato alterne richieste di colloqui di pace con il governo peruviano, che però non sono mai andate a buon fine. Piccole bande di ribelli sono comunque rimaste attive, proteggendo i narcotrafficanti e producendo cocaina nelle valli remote del paese.