Polonia. Ue preoccupata per attacchi a libertà democratiche

di Elisabetta Corsi –

In Polonia si sta assistendo a continui attacchi contro l’indipendenza del potere giudiziario, le istituzioni democratiche e i diritti delle minoranze. Il Consiglio europeo ha quindi richiesto un estensione dell’applicazione dell’articolo 7 e la necessità di un’azione immediata nei confronti di Varsavia.
Molti deputati del Parlamento Europeo e i membri della Commissione per le libertà civili sostengono infatti con forza la necessità di affrontare la questione di questi attacchi alla democrazia e ai diritti fondamentali del popolo polacco da parte del suo governo.
Juan Fernando Lopez Aguilar (Psoe), presidente della Commissione per le libertà civili ed ex ministro della Giustizia spagnolo, in un recente dibattito ha presentato il suo progetto di relazione intermedia sulla proposta della Commissione di agire in vista delle minacce percepite all’indipendenza della magistratura in Polonia, sottolineando i recenti e preoccupanti sviluppi nel paese.
Aguillar ha evidenziato anche preoccupazioni relative alla regolarità di eventuali elezioni, alla libertà di parola e di riunione e la loro riduzione in seguito alla pandemia di Covid-19.
I deputati hanno tempo fino al 28 maggio per presentare emendamenti al progetto di relazione intermedia. La Commissione valuterà il testo a luglio, mentre la votazione in plenaria avrà luogo a settembre 2020.
Il Parlamento Europeo condivide le stesse preoccupazioni della Commissione sulla situazione in Polonia, per questo Varsavia è oggetto di molteplici procedure d’infrazione (l’ultimail 29 aprile), ma il Consiglio finora non ha fatto nessun passo formale.
Ai sensi dell’articolo 7 del Trattato Ue, il Consiglio può stabilire che esiste un evidente rischio di violazione dei valori dell’Unione. Prima di procedere in questo senso, i ministri devono ascoltare le posizioni delle autorità nazionali. Le autorità polacche hanno già presentato le loro motivazioni in ben tre occasioni tra il giugno e il dicembre 2018.
In una fase successiva, il Consiglio Europeo può stabilire, all’unanimità e con l’approvazione del Parlamento, che vi è una violazione grave e persistente dello stato di diritto.
Nella sua risoluzione del 17 aprile sulla risposta dell’Ue al Covid 19, il Parlamento ha sottolineato le recenti iniziative delle autorità polacche per modificare il codice elettorale al fine di tenere le elezioni presidenziali in piena emergenza Coronavirus, gli eurodeputati hanno quindi fatto notare che ciò potrebbe minare il concetto di elezioni libere, uguali, dirette e segrete come sancito dalla Costituzione polacca.